Finale L. Lo scorso 7 maggio i vertici di Piaggio Aero, Alberto Galassi e Carlo Logli, rispettivamente nuovo presidente ed amministratore delegato dell’azienda, avevano scritto una lettera ai lavoratori per tentare di ricucire lo strappo con loro e renderli partecipi delle strategie messe in atto per il rilancio dell’attività. Adesso, a distanza di tre mesi, dalla Rsu dello stabilimento di Finale Ligure è stato diffuso il testo della risposta a quel messaggio.
“Con riferimento alla vostra lettera, recapitata a tutti i Dipendenti, è doveroso trasmettervi i sentimenti e le considerazioni raccolti nello stabilimento di Finale Ligure in questi giorni, da parte di chi ha letto con grande attenzione le vostre parole e cerca di trovarne applicazione concreta. Dopo aver sofferto nei mesi del mancato flusso di materiali e per le conseguenze sul fatturato e sulle condizioni di lavoro, ma anche dopo aver mostrato la passione che genera idee e manualità tali da produrre un grande avanzamento tecnologico, sono consapevoli che l’investimento dell’azionista, commisurato alle loro potenzialità, ha salvato l’azienda dal fallimento ed ha lasciato una opportunità di futuro per tutti, sancita dall’accordo dello scorso giugno nella Sede del Ministero dello Sviluppo Economico”.
“Se dopo il salvataggio viene il rilancio e dopo le emozioni del primo volo del P1HH viene il ‘tempo del consolidamento delle capacità industriali, della pianificazione, dell’organizzazione e del rigoroso controllo dei costi’, i lavoratori non vivono, nelle azioni quotidiane della gestione del piano aziendale i presupposti che hanno mosso l’accordo sopra citato. I ‘dubbi, i sospetti e le posizioni pregiudiziali’ hanno vita breve solo se vengono smentiti da atti concreti. Quindi non ci diamo pace, perché non capiamo perché si voglia complicare la gestione degli accordi finora sottoscritti mortificando, nella gestione quotidiana, professionalità e rapporti umani” si legge nella lettera dei lavoratori finalesi.
“Per questi motivi abbiamo riletto la vostra lettera con nuova attenzione ed abbiamo ritrovato i nostri stessi presupposti. Da questi vorremmo ripartire senza i sospetti che le situazioni poco chiare generano nell’animo umano. Anche noi, tutti, vogliamo costruire insieme a Voi il futuro di Piaggio Aero e non veder sprecati – e noi aggiungiamo ‘mortificati” e ‘messi ingiustamente da parte’ – i suoi talenti e le capacità professionali. Come possiamo veder applicate le modalità di confronto con i lavoratori e le loro rappresentanze descritte nella vostra Lettera del 7 maggio?” conclude la rappresentanza dei lavoratori dello stabilimento Piaggio Aero di Finale Ligure.