Economia

Piaggio Aero, è di nuovo sciopero: presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Finale

Finale/Villanova. E’ ripreso questa mattina il presidio dei lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento Piaggio di Finale. Un nuovo sciopero deciso alla luce della situazione di incertezza, a cominciare dalla Laer e dalla questione delle esternalizzazioni.

La decisione arriva il giorno dopo la richiesta lanciata dal segretario provinciale della Fiom Cgil Andrea Pasa, che non più tardi di ieri sera aveva chiesto chiarezza e rispetto degli accordi sulle intese sottoscritte. “In questi ultimi otto mesi, il management che rappresenta l’azienda ai tavoli sindacali rischia di buttare all’aria 13 anni di discussioni, trattative e accordi sulla questione dello stabilimento finalese e soprattutto delle maestranze – aveva affermato Pasa – In questi otto mesi, abbiamo sottoscritto importanti accordi con impresa istituzioni locali e governo, abbiamo trovato mediazioni molto positive con l’ultimo verbale di accordo sindacale su temi che ci parevano ancora non del tutto sistemati grazie alla caparbietà dei lavoratori di Finale”.

“Oggi riscontriamo da parte dell’azienda, poca chiarezza e soprattutto il mancato rispetto degli impegni sottoscritti poche settimane fa. Entro il 31 luglio l’impresa avrebbe dovuto comunicarci la contrattualizzazione da parte della Laer per il sito produttivo e avrebbe dovuto insieme alle organizzazioni sindacali iniziare a discutere e approfondire preventivamente le questioni legate alla ricollocazione dei lavoratori che ad oggi risultano eccedenti. Nulla su tutti e due i fronti è accaduto” aveva aggiunto il segretario Fiom.

Questa mattina la decisione di tornare davanti ai cancelli, riprendendo di fatto il blocco del trasferimento a Villanova e quel presidio che nelle scorse settimane aveva avuto anche il sostegno dei cittadini finalesi: diverse persone avevano dimostrato la loro vicinanza agli operai donando loro generi di prima necessità, ed addirittura un frigorifero per trascorrere al meglio le ore di protesta. La richiesta è chiara, e a formularla è ancora Pasa: “Chiediamo alla proprietà uno sforzo in queste settimane cruciali che vedono il trasferimento da Finale a Villanova per permettere davvero alla trattativa di chiudersi nel migliore modo possibile, senza mortificare il lavoro e il lavoratori del sito finalese”.

Parole a cui fanno eco quelle dei lavoratori: “Riprende il presidio davanti allo stabilimento Piaggio Aero di Finale Ligure. Dopo 210 giorni dalla presentazione del piano aziendale e 60 dall’accordo al Ministero dello Sviluppo Economico la Direzione non ha ancora trovato il tempo di dare una chiara soluzione a chi si ritrova senza la sua attività precedente a causa della riorganizzazione delle attività. Siamo a sette giorni dalla chiusura per le ferie ed alla vigilia del trasferimento per un primo gruppo di 412 lavoratori”.

“Per chi resta tra gli scatoloni del trasloco la sola certezza è che c’è tanto lavoro da fare con urgenza. Ma è urgente per poi ritrovarsi in cassa integrazione ad ottobre in attesa dell’imprenditore campano che non chiude mai il contratto per il sito nelle date che l’azienda annuncia? La credibilità è precipitata visto che dicevano di essere pronti da maggio..La Piaggio deve farsi carico di queste persone e non solo dell’affidabilità di Laer verso le banche. Dobbiamo riaccendere la luce su queste situazioni che non si archiviano con un accordo di cassa integrazione. I soldi pubblici non vanno sprecati e dove il lavoro c’è bisogna trovare altre soluzioni” concludono i dipendenti dello stabilimento finalese.