Pietra/Loano. Un piccolo fulmine a ciel sereno proprio nei giorni di Ferragosto, con il divieto di balneazione a Loano e Pietra Ligure dopo le ultime analisi dell’Arpal, che hanno rilevato la presenza di agenti inquinanti, costringendo i sindaci ai relativi provvedimenti.
A Pietra Ligure le zone interdette sono dal Monumento ai Caduti in centro, a levante del torrente Maremola e all’altezza della Foce del Rio Chiappe. A Loano lo specchio acqueo della zona del torrente Nimbalto, foce compresa, e la spiaggia di levante rispetto al porto loanese.
Arpal e Comuni stanno cercando di capire l’origine delle sostanze inquinanti e sono ancora in corso accertamenti, anche se la causa più probabile sarebbero le correnti marine da levante che hanno imperversato in questi giorni, questo spiegherebbe l’inquinamento in tratti di mare così distanti, con la presenza di agenti inquinanti di differente tipologia.
Già questa mattina sono stati fatti nuovi campionamenti per monitorare la situazione. Intanto negli stabilimenti balneari la bandiera è rossa. “Non c’è un problema sul nostro territorio, probabilmente si tratta di forti correnti, ora vedremo. Spero che con i nuovi risultati Arpal l’ordinanza possa essere rimossa già da domani” dice il sindaco di Pietra Ligure Dario Valeriani.
“Mi sento di rassicurare i turisti ed i residenti, non è certo un problema strutturale e siamo convinti della bontà degli interventi fatti per il mare pulito a Pietra Ligure. Se subiamo una situazione di correnti negative non è colpa nostra” conclude il primo cittadino pietrese.