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La minoranza replica a Cangiano: “Albenga più pulita si può, basta pretenderlo”

rifiuti albenga

Albenga. “Finche ci saranno operatori ecologici, già candidati alle ultime elezioni a sostegno del centrosinistra, i quali, in orario di lavoro, vengono pizzicati, come capitato pochi giorni fa, a farsi gli affari propri nelle aziende agricole intestate a qualcuno di famiglia, la città non potrà mai essere più pulita”. Inizia così la replica al sindaco di Albenga Giorgio Cangiano da parte di Ciangherotti, Perrone, Guarnieri e Porro, consiglieri comunali di minoranza (i primi due in quota Forza Italia, gli altri Lega Nord).

Cangiano, nei giorni scorsi, aveva replicato a chi sostiene che Albenga sia una città sporca sostenendo, in sostanza, che sia impossibile rimediare a causa dell’inadeguatezza dei mezzi a disposizione. “52 dipendenti, ad oggi, in organico a Teknoservice, con un parco macchine completamente nuovo, sono un numero di unità lavorative mai avute nel passato di Ecoalbenga – replicano i quattro politici nella loro nota – Se il decoro urbano resta una delle priorità del programma di Cangiano, allora il sindaco ingauno si dia da fare per pretendere maggiore impegno dal gestore della spazzatura di Albenga, come farebbe un datore di lavoro nei confronti dei suoi dipendenti, quando di mezzo ci sono gli interessi il proprio portafogli”.

“Appena insediato, il neosindaco aveva preso un impegno formale con la città – insistono i due forzisti e i due leghisti – in una settimana Albenga più pulita, con il pugno di ferro contro chi sporca e con la richiesta a Teknoservice di 8 netturbini di rinforzo e un diverso uso dei mezzi. Bene, a neppure cento giorni dall’insediamento, ora il sindaco Cangiano fa retromarcia e getta la spugna. La città di Albenga non può essere più pulita, perché il parco macchine acquistato, stando a quanto riportato dall’Amministrazione comunale, non è sufficientemente adeguato. Adeguato in numero di mezzi o in optional di gradimento dei dipendenti? Sfidiamo chiunque ad andare a visionare il parco macchine per valutare con i propri occhi il numero di mezzi acquistati, nuovi di pacca, poco più di un anno fa dall’azienda piemontese per pulire la città. Se poi vi sono dei mezzi longevi o non adeguati, il sindaco pretenda da Teknoservice un’adeguamento necessario per avere la città pulita, diversamente metta in mora l’azienda in modo da pagare il servizio solo se adeguato, perché i cittadini che pagano hanno diritto di avere un servizio ottimale, senza se e senza ma”.

“Peccato, però, che ai tempi della gara, anno 2012, nessuno dell’allora opposizione di centro sinistra, che oggi siede sui banchi del consiglio, avesse proferito parola, studiato la pratica, fornito suggerimenti per una migliore pulizia della città, proprio come attestano gli archivi della stampa online – attaccano Ciangherotti e gli altri – Allora i consiglieri di centro sinistra preferivano andarsi a mangiare delle belle pizze tutti insieme, oggi, invece, discettano dell’argomento ‘spazzatura’ come se fossero ignari delle più basilari regole amministrative”.

“Attaccare, adesso, gli uffici comunali e insinuare che il bando pubblico della spazzatura non sia stato studiato all’altezza delle necessità di Albenga vuol dire non solo essere ingiustamente ingrati nei confronti del pool di dirigenti e funzionari comunali del settore che avevano confezionato e supervisionato le richieste del bando pubblico – accusano i quattro – ma anche contro il lavoro della commissione esterna che aveva valutato le offerte del bando pubblico, ritenendo quella di Teknoservice, 4 milioni e 300 mila euro all’anno per la pulizia della città, più vantaggiosa sotto tutti i profili. Albenga può essere più pulita, senza ulteriore spesa a carico dei cittadini, basta pretenderlo: coraggio sindaco Cangiano, si rimbocchi le maniche e si dia da fare con i fatti, le parole, tante, le aveva già fatte in campagna elettorale”.