Albenga. Le quattro serate di “Concertando tra i Leoni” sono finite, lasciando nel pubblico una vena di malinconia perché numerose sono state le persone che hanno partecipato, applaudito e soprattutto apprezzato la musica di questi giorni.
“Si è trattato di brani classici, oppure di inediti, o ancora di canzoni popolari del passato e del presente – dicono gli organizzatori -, tutto eseguito in maniera sobria e delicata nel segno della bellezza, della buona musica e dell’arte”.
“A riflettori spenti – proseguono -, non può mancare una considerazione. La cultura, l’espressione artistica, curata in ogni sua valenza, arricchiscono ancora l’animo dell’uomo, che apprezza sempre ciò che è bello, vero e buono e premia con la partecipazione e gli applausi gli artisti, che da un palco inviano input allo spirito e motivi di speranza. La loro presenza e il loro entusiasmo restano pure un invito alle autorità civili e alle istituzioni in genere a sostenere queste iniziative, perché così aiutano la gente, non solo ad avere qualche ora di svago, ma a rafforzare la propria coscienza”.
In proposito bisogna tuttavia ricordare che l’iniziativa di “Concertando tra i Leoni” è avvenuta in collaborazione del comune di Albenga e della diocesi di Albenga-Imperia e il patrocinio della regione Liguria, del giornale cattolico “Avvenire”, della Associazione ingauna per l’arte e la musica, la Floras e l’agenzia immobiliare Fissore. Le connotazioni sopra enumerate costituiscono alcuni degli scopi dell’Ucai, che organizza tali incontri per creare occasioni di sano divertimento, idoneo a promuovere la persona umana con la sua componente culturale e le proprie dimensioni spirituali.
“Vale pertanto la pena di notare – sottolineano gli organizzatori dell’evento – che pure quest’anno non sono mancati momenti di gioia e di arricchimento, grazie in particolare agli artisti, i quali da veri professionisti, hanno saputo offrire al pubblico un autorevole messaggio musicale, spaziando con strumenti e ritmi diversi nei profondi repertori musicali di ieri e di oggi, che costituiscono una grossa fetta della storia del sapere nel tempo”.
Ha cominciato la rassegna il duo di arpe di Cristina Greco e Davide Burani, con un intreccio di corde, che hanno portato direttamente al cuore. Il duo di Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio, pianoforte a quattro mani, ha invece proposto nella seconda serata alcune sinfonie d’autore, eseguendo musiche di Mozart e Beethoven. Il terzo appuntamento, che si è svolto in cattedrale, ha invitato all’ascolto della musica sacra, bene diretta da Massimo dal Prà e interpretata dall’Orchestra giovanile del ponente ligure, Ligeia, e dal coro Cristo Re di Ventimiglia, dimostrando come la chiesa con le sue liturgie ha bisogno del canto.
La serata finale è stata appannaggio del duo Giovanni Sardo e Sergio Scappini con la Camerata Musicale Ligure di Marco Moro, Simone Mazzone, Josè Scanu, che insieme hanno costituito un interessante quintetto, molto applaudito.
Durante la serata è stato consegnato a Carlo Lanteri il premio dei Leoni, per l’opera educativa e di formazione di giovani operata nella scuola e fuori di essa. Simpatica anche la presentazione di Enrico Gazzola, il quale, in copia con Giordana Di Tivoli, ha vinto, a Rimini, con i colori della Asd Soul Dance di Albenga l’oro nella disciplina show dance, laureandosi campione italiano di danza in carrozzina, classe Combi.





