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Savona, il circolo Pd “Sandro Pertini”: “No all’accorpamento dell’Autorità Portuale”

costa crociere porto savona

Savona. Il Circolo Pd della Cooperazione di Savona ha mutato il nome in “Sandro Pertini”, con il via alla campagna di tesseramento 2014 che avverrà attraverso una serie di iniziative volte a portare il numero degli iscritti dagli attuali 150 ad un numero superiore ai 200, mantenendo lo status di circolo più numeroso della città di Savona e tra i primi tre dell’intera Provincia.

Ma è sul porto e l’ipotesi di accorpamento delle Autorità Portuale al centro dell’intervento del circolo savonese del Pd: “Non capiamo perché il porto di Savona debba perdere la sua autonomia ed essere accorpato a Genova. Sin dal 1994 (legge 84/94) lo Stato Italiano ha istituito le Autorità Portuali, includendo, fin dalla loro nascita, anche il porto di Savona – Vado. I dati Istat 2012 affermano che il porto di Savona – Vado è al 12 posto per i traffici complessivi”.

“Nel corso degli anni il numero delle Autorità Portuali è cresciuto a dismisura, arrivando, dalle 18 previste inizialmente, a 25; una lievitazione nel numero che ricorda quello delle Province. Abbiamo assistito alla nascita di Autorità Portuali anche per porti marginali, con poco traffico, dove probabilmente ha avuto la meglio una logica clientelare”.

“I traffici del porto di Savona, hanno, in questi venti anni, sostanzialmente tenuto sul versante delle merci varie, hanno avuto un aumento considerevole sul traffico passeggeri, grazie alla nascita del Palacrociere di Savona, che è diventato il porto core di Costa Crociere, mentre c’è stata una contrazione del traffico contenitori, ma è in via di costruzione una piattaforma container a Vado che presumibilmente rilancerà con decisione il traffico merci”.

“Capiamo l’esigenza del Governo Italiano di contenere la spesa pubblica e razionalizzare le risorse, ma riteniamo che, per ragioni oggettive che non possono essere smentite, l’Autorità Portuale di Savona debba rimanere tale”.