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Santa Corona, l’emodinamica sarà di nuovo aperta H24

Pietra Ligure. Termina con una vittoria la battaglia per ottenere l’apertura notturna dell’emodinamica dell’ospedale Santa Corona: l’annuncio ufficiale è arrivato in mattinata dal consiglio regionale, dopo che la decisione è stata approvata dal consiglio.

Una lotta a colpi di raccolte firme iniziata dopo la morte di Sergio Nardulli, l’infartuato che la notte del 13 aprile perse la vita anche per via del tempo impiegato per il trasferimento a Savona, e conclusasi oggi con il voto favorevole del consiglio regionale. “L’Asl 2 ha fatto un quadro delle esigenze – spiega l’assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo – servono alcuni medici e infermieri in più, ora li autorizziamo ad assumerli e quindi si potranno coprire le 24 ore”.

Pescando dalle graduatorie già attive, l’Asl2 potrebbe erogare il servizio già entro il mese di agosto. Montaldo però non è soddisfatto: “Io penso che noi abbiamo troppe emodinamiche in questa regione. Credo che sia un atto non pienamente coerente con gli indirizzi di programmazione e di carattere scientifico… però il consiglio regionale ha deciso così, e lo facciamo”. Ora la battaglia potrebbe spostarsi sull’automedica Sierra 4, a sua volta non disponibile la notte. Montaldo taglia corto: “Le altre tre sono attive 24 ore”.

Se Montaldo è scuro in volto, Miceli si dichiara invece soddisfatto. “Non so se Montaldo sia triste, io sono felice – dice il consigliere del Pd – questo è un servizio a favore dei cittadini, non credo abbia un colore politico. Era una necessità, che si sarebbe potuta colmare anche prima della disgrazia che purtroppo c’è stata e della polemica politica che l’ha seguita; si potevano, attraverso una corretta distribuzione del personale, coprire entrambi i servizi, sia quello di Savona che quello di Pietra, fornendo un servizio corretto su una funzione essenziale per la vita delle persone e fortemente legata alla tempistica con cui si interviene”.

Non tutti i servizi sono uguali, insiste Miceli: “Ce ne sono alcuni che correttamente vanno concentrati, perché le persone hanno il tempo fisico per poterli raggiungere ed usufruire della prestazione; altri, come in questo caso, necessitano di una risposta immediata. Penso che quella esercitata sia stata una pressione corretta, e sono contento che siano stati stanziati quei 200.000 euro, non una cifra enorme, per poter garantire questo servizio a tutti”.

Chi canta vittoria, ovviamente, è Marco Melgrati, colui che ha lanciato la lotta per l’apertura notturna dell’emodinamica pietrese. “Un grande successo – gongola – perché grazie alle firme dei cittadini e all’impegno bipartisan di tutto il consiglio siamo riusciti, con una iniziativa partita dalla moglie dell’uomo deceduto, ad aprire il reparto di emodinamica di notte. Per gli infartuati ora c’è una speranza di essere assistiti entro l’ora che è fatidica per la salvezza del paziente. Un grande successo, e se anche fosse l’unica cosa che ho fatto da consigliere regionale, e non la è, ne sarebbe comunque valsa la pena”.