Savona. Anche l’Unione di Centro entra in campo a difendere l’autonomia del porto di Savona. “Eravamo contrari all’inizio e lo siamo a tutt’oggi all’accorpamento dell’Autorità Portuale di Savona a quella di Genova – interviene il segretario provinciale Roberto Pizzorno – con questa scellerata operazione, che cancella l’autonomia del nostro porto, si rischia di rafforzare in modo non congruo Genova”.
“Se questo decreto passerà com’è, Savona non resterà che un puntino sulla carta geografica – teme Pizzorno – e tutte le decisioni saranno prese a Genova. Savona avrà un solo direttore generale privo di qualunque autonomia che per legge avrà il compito di garantire l’esecuzione degli ordini genovesi. Questo non è fare sistema per crescere, con questo decreto c’è l’interramento del porto di Savona”.
La preoccupazione dell’Udc è che a livello sia ligure sia nazionale non si sia fatto nulla per salvaguardare il porto savonese. “Non si è stati in grado di promuovere una visione veramente regionale dell’assetto portuale – critica il segretario provinciale – accettando soluzioni che noi riteniamo improponibli. Genova e La Spezia sono state riconosciute come porti strategici mentre Savona Vado diventa uno scalo subordinato, di serie B, non tenendo conto del ruolo che ha saputo giocare lo scalo in questi ultimi 30 anni”.
“C’è il rischio che gli investimenti fatti sulla piattaforma Maersk vengano meno – conclude – e siamo fortemente preoccupati per il futuro dei lavoratori. Anche l’Udc, quindi, appoggia in maniera ferma, convinta e incondizionata il movimento che sta portando avanti la difesa del porto”.