Cronaca

Oltre ai massaggi prestazioni sessuali a 30 euro, i retroscena dell’operazione “Ninfea Gialla”: 4 arresti

Ponente. 30 euro in più ed oltre ai massaggi era possibile per i clienti beneficiare servizi di natura sessuale, con un giro di prostituzione che coinvolgeva ragazze cinesi costrette a vivere soppalchi ricavati all’interno dei centri benessere. Questi i particolari dell’operazione “Ninfea Gialla” condotta dai carabinieri della Compagnia di Alassio e che ha portato al sequestro di tre centri massaggi tra Alassio, Albenga e Imperia.

Quattro le persone arrestate, una coppia di cinesi e due italiani, residenti rispettivamente nel bergamasco e nel salernitano che hanno prestato il proprio titolo professionali di “estetiste” per aprire i centri, mettendo in atto però l’attività illecita sgominata dall’indagine dei militari: in manette Jin Yuping, 40 anni cinese di Alassio, Zhong Jinhua, 45enne cinese residente a Imperia, oltre a Teresa Adinolfi, 25 anni e Barbara Carolina Gotti, 55enne di Bergamo.

Ad insospettire gli investigatori nell’ambito dell’attività di indagine il fatto che i clienti fossero quasi tutti uomini, con la gestione ed il reclutamento delle ragazze affidato alla coppia cinese. Le prestazioni sessuali sono state accertate anche grazie a telecamere nascoste: chi entrava per un messaggio e chiedeva una prestazione sessuale pagava 30 euro alla cassa di extra.

Complici le due estetiste, sulle quali pesano intercettazioni telefoniche e ambientali: “Se viene un controllo diciamo che sono nuove…”, per le due l’accusa è favoreggiamento della prostituzione. La coppia cinese, invece, dovrà rispondere del reato di induzione e sfruttamento della prostituzione. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del Tribunale di Savona Fiorenza Giorgi.

Nel corso dell’indagine, coordinata dal pm savonese Chiara Venturi, è stata sequestrata anche diversa documentazione e non si escludono sviluppi per abusi edilizi nella realizzazione dei soppalchi non a norma nei centri di Alassio, Albenga e Imperia dove vivevano le quattro ragazze che “lavoravano” nei centri estetici con orario continuato, dalle ore 10 alle ore 24, tutte con regolare permesso di soggiorno.

La clientela molto eterogenea, dal 20 enne all’80 enne, per un ingente giro d’affari ancora in corso di quantificazione, considerato che l’attività investigativa è durata circa tre mesi ed i tre centri massaggi sono stati “monitorati” dai carabinieri per una quindicina di giorni, rilevando almeno 136 prestazioni sessuali.

Una delle curiosità emerse negli accertamenti investigativi, che hanno visto anche servizi in borghese, è stata l’impennata di clienti nel centro di via Ferrari, molti over 60, durante il trofeo “Bocce d’Oro” di Alassio. L’indagine è ancora in corso.