Vado L. Una soluzione per le piccole e medie aziende del comprensorio vadese e savonese in crisi, anche per la chiusura della centrale a carbone di Vado Ligure. Arriva dai lavori per la realizzazione della piattaforma Maersk a Vado Ligure. Questa mattina, in Comune a Vado, è stato siglato un protocollo di intesa a Vado tra tra Autorità Portuale di Savona, Comune, APM Terminals, Unione Industriali e Camera di Commercio di Savona in attuazione dell’art. 8 dell’Accordo di Programma sottoscritto il 15 settembre 2009 (Regione, Provincia di Savona, Comune di Vado e APSV).
L’accordo sarà immediatamente operativo e prevede che APM Terminals consulti “preventivamente” e “prioritariamente” aziende locali per lavori, forniture e servizi per la costruzione della nuova piattaforma contenitori nella rada di Vado Ligure. L’obiettivo è coinvolgere il tessuto economico-lavorativo del territorio, con una banca dati che metterà direttamente in contatto APM Terminals e le imprese locali, alcune delle quali sono già in contatto per possibili appalti derivanti dalle opere di realizzazione dell’infrastruttura portuale.
L’intesa raggiunta oggi potrebbe rappresentare una forte boccata d’ossigeno per molte aziende vadesi e del comprensorio savonese, assicurando i relativi livelli occupazionali in un territorio già in crisi di lavoro. Ma non solo, l’accordo ha validità anche quando la piattaforma sarà ultimata e operativa, con la priorità per le aziende vadesi e savonesi di ottenere i lavori che saranno necessari per la manutenzione e l’indotto che sarà generato dalla nuova opera portuale.
“Con questo atto ufficiale il Comune di Vado rientra dopo cinque anni nel percorso relativo all’accordo di programma sottoscritto per la realizzazione dell’opera. Un primo risultato concreto che spero possa servire a tutto il nostro tessuto di piccole e medie imprese. Fino ad ora sono stati spesi 40 mln per la Maersk ed in ballo ci sono oltre 300 mln per i prossimi due anni di lavori, un investimento che potrà avere ricadute dirette per le aziende locali” ha sottolineato il sindaco di Vado Monica Giuliano.
Arriva anche il commento del gruppo “Vivere Vado”, da molto tempo attivo sul fronte Maersk, dalla viva voce di Roberto Cuneo, candidato vice sindaco alle ultime amministrative: “Si deve prendere atto della situazione attuale dei lavori per la piattaforma: l’avanzamento è il 16% cioè circa 50 milioni di euro. In base all’accordo di programma le aziende vadesi dovrebbero avere fatto circa 15 milioni di € ed invece, dopo 6 anni dalla firma, siamo quasi a zero: Maersk e Autorità Portuale oggi non hanno nemmeno saputo indicare quanto sia il valore degli ordini alle aziende vadesi. E’ un vero fallimento dell’Accordo di Programma e di chi lo ha gestito”.
“Ciò è dovuto – prosegue – ad un Accordo di Programma scritto in modo pessimo dagli interlocutori del 2008 Giacobbe, Canavese, Burlando e Bertolotto e gestito in modo pessimo negli anni successivi da Caviglia e Canavese. Va riconosciuto al sindaco Giuliano l’aver dato priorità a questo tema ed avere portato alla firma del protocollo odierno. Anche se siamo all’opposizione e negativi sull’opera in generale, abbiamo comunque dato qualche suggerimento per avere risultati migliori per la collettività e qualcuno dei nostri suggerimenti è stato accolto. Ora si tratta di gestire il protocollo con più buona volontà e buon senso di quanto fatto fino ad ora e speriamo che dia dei frutti: se ne darà pochi dovrà essere modificato e questo lo verificheremo a breve. Dobbiamo passare dall’epoca degli annunci e dei teatrini a quella dei risultati”.
“E’ però evidente che l’intero accordo di programma va rivisto perché l’opera non risulti in futuro soltanto un piastrone di cemento nel golfo” concludono dalla lista “Vivere Vado”.