Liguria. Come anticipato nel corso del dibattito sulle riforme alla Festa dell’Unità venerdì scorso dal capo gruppo Pd in Consiglio regionale Nino Miceli sulla nuova legge elettorale ci siamo e c’è la possibilità di raggiungere un ampio accordo all’interno dell’Assemblea.
E’ quanto emerso oggi nella commissione regionale. “Con 33 voti favorevoli espressi poco fa nella Commissione Affari Istituzionali, il Consiglio Regionale ha approvato un testo di legge elettorale, la prima della Regione Liguria, che verrà portato in aula la prossima settimana”. Lo annuncia Nino Miceli, Capogruppo del Pd e componente della Commissione che nelle ultime settimane ha lavorato a tappe forzate, con sedute convocate ad oltranza, per arrivare a un testo largamente condiviso”.
Sottolinea Miceli: “Trentatré voti significa che ha votato a favore del testo una larga parte della maggioranza e una larga parte dell’opposizione e che quindi la legge elettorale viene fatta nella maniera istituzionalmente più corretta perché quando si tratta di regole non è opportuno che la maggioranza imponga il suo punto di vista, le regole si decidono insieme”.
Le caratteristiche principali del testo sono: l’abolizione del listino, l’introduzione di un premio di governabilità del 55%, che significa che chi vince ottiene il 55% dei seggi disponibili in modo da poter governare senza essere continuamente esposta al pericolo di ribaltoni, la rappresentanza delle 4 province in proporzione alla loro popolazione e l’alternanza di genere nella formazione delle liste che dovranno essere composte al 50% da entrambi i sessi. Inoltre, la parità di accesso per entrambi i generi agli organi di comunicazione durante la campagna elettorale.
“Purtroppo – spiega il capogruppo Pd – non è stato possibile inserire la doppia preferenza di genere, prevista ad esempio nel sistema elettorale dei Comuni. Nella nostra proposta c’era, ma il testo sul quale abbiamo raggiunto l’accordo è naturalmente il frutto di una mediazione con le proposte delle altre forze politiche. Per noi del Pd questa rimane una ferita aperta, per così dire, che cercheremo di correggere già da settembre, se ci saranno le condizioni. Abbiamo tuttavia inserito alcune altre norme, raccogliendo parzialmente anche le istanze delle associazioni femminili sentite questa mattina in Commissione, prevedendo l’alternanza di genere nella formazione delle liste e la parità di accesso ai media, una sorta di par condicio a tutela delle candidate donne”.
Conclude Miceli: “Questo testo rappresenta comunque un ottimo risultato raggiunto, soprattutto per l’abolizione del listino, sulla quale tutte le forze politiche si sono trovate d’accordo. Finalmente i liguri potranno scegliersi, votandoli, tutti i loro rappresentanti in Consiglio Regionale e non solo una parte”.
Il testo andrà in aula la prossima settimana, nel Consiglio regionale già convocato a partire da lunedì. Perché il testo licenziato dalla Commissione diventi legge occorre una maggioranza qualificata di 27 voti.