Le serre si trasformano in luoghi di spettacolo: torna il festival “Terreni Creativi”

terreni creativi albenga

Albenga. Albenga. Dal 4 al 6 agosto torna un festival dai tratti freschi e originali, nato da un’idea di Kronoteatro, “Terreni Creativi”, che prende a prestito le imponenti serre di alcune aziende agricole dell’interno di Albenga per trasformarle in luoghi di spettacolo.

Per questa quinta edizione, realizzata grazie al contributo di Fondazione A. De Mari, Regione Liguria, Comune di Albenga, Camera di Commercio di Savona e con il patrocinio di Provincia di Savona, le serre accolgono il pubblico e gli artisti delle diverse discipline in cartellone. Teatro, installazioni di arte moderna, danza contemporanea, concerti e atri spettacoli animeranno i diversi ambienti delle strutture industriali.

In apertura il 4 e 5 agosto alle ore 19,30 ci sarà l’avanspettacolo degli Omini, che coinvolgerà il pubblico in un divertente e folle concorso a premi attraverso un mercante in fiera sulle vite dei santi, adattato in tre parti per l’occasione. Il 4 agosto intorno alle 20.30 il momento rigenerante dell’Aperitivoquasiscena, in cui non mancheranno prelibatezze e vini locali accompagnati dalla selezione musicale di MaNu dj. Si esibirà invece alle 22 Andrea Cosentino con il cabaret post moderno “Primi passi sulla Luna”, carrellata di improbabili personaggi per parlare di Armstrong e Torri Gemelle, Barbie e Stanley Kubrick, manifesto futurista e spiritualità.

Il 5 agosto i “Quotidiana.com”, potente duo formato da Roberto Scappin e Paola Vanoni, tra le migliori sorprese del panorama contemporaneo, mettono in scena “Sembra ma non soffro”: dialogo sussurrato, grottesco, surreale e allo stesso tempo realistico sullo sgomento dell’esistenza e la sua inutilità, pervaso da una sottile e profonda comicità.

Il 6 agosto alle ore 19 dalla presentazione dell’ultimo libro di Oliviero Ponte Di Pino, che rifletterà sulla crisi della democrazia alla luce delle caratteristiche comunicative del fenomeno Beppe Grillo, con l’introduzione di Cristina Rava. Successivamente sarà di nuovo la volta degli Omini. Invece lo spagnolo Leo Bassi in “The Best Of” travolgerà con la propria dirompente e rivoluzionaria follia ogni aspetto della buona educazione e della tranquillità benpensante.

A chiudere le serate i concerti, che grazie alla consulenza di Magic Moonday e Riviera Gang Crew, coinvolgono quest’anno lo sguardo anche alle contaminazioni elettroniche, con una grande festa finale di chiusura. Si parte con il più classico Fabio Giachino trio, giovane talento jazz al pianoforte accompagnato da contrabbasso e batteria, e si prosegue con la ricerca del duo voce e musica elettronica degli Zip Coed. Chiude un grande ospite: il fondatore londinese dei Portishead Andy Smith che innescherà balli scatenati tra funk e rhythm & blues.

Ad arricchire l’allestimento degli spazi agricoli collaboreranno con le loro opere gli artisti visuali del progetto Terraferma, coordinato da Valeria Barbera, realizzando installazioni nate da materiali reperiti in loco. In sinergia con le installazioni e imprevedibili nell’arco della serata le incursioni del Laboratorio Creativo Danza 2014, nelle ore diurne del festival dagli iscritti allo stage curato da Nicoletta Bernardini, a cui chiunque sia interessato può iscriversi.