Genova. La Costa Concordia ha fatto ritorno a casa, nel luogo in cui è nata e dove ha incontrato il mare, dove adesso subirà la sua estrema metamorfosi.
Al suo ultimo viaggio hanno partecipato in tanti, a partire da Nick Sloane, salvage master della Titan Micoperi che è stato regista di un vero e proprio miracolo, agli ingegneri che hanno reso possibile la magia di sollevare una massa di 87.196 tonnellate e di renderla capace di affrontare 200 miglia in navigazione, agli uomini dei rimorchiatori che poco dopo l’alba di ieri hanno ‘preso in consegna’ il relitto dai rimorchiatori oceanici a due miglia dal porto di Voltri per trascinarlo dentro il canale della diga Foranea senza che la rotta subisse il minimo scarto.
Le operazioni di ormeggio e messa in sicurezza sono terminate alle 16.42 e in quel minuto è finito per sempre l’ultimo viaggio in mare della Costa Concordia. Ora inizierà un’altra fase lunga e delicata. Il relitto verrà alleggerito attraverso la rimozione degli arredi che si trovano nei ponti al di sopra della linea di galleggiamento, poi sarà spostato al “Molo ex superbacino” per la demolizione dei ponti e dei cassoni che hanno consentito il rigalleggiamento. Infine, quel che resta della Concordia verrà portato al bacino 4 per tutte le operazioni restanti, fino allo smantellamento finale e riciclaggio completo.
Ieri sono già state sistemate le panne per evitare eventuali sversamenti in mare e già oggi inizieranno le operazioni propedeutiche allo smantellamento, cioè si dovranno realizzare i collegamenti con la banchina con passerelle pedonali a quelle più ampie per i materiali.
Oggi si inizierà inoltre a valutare, con una serie di riunioni, come procedere per le ricerche del corpo del disperso Russel Rebello. I vigili del fuoco e i sommozzatori indicheranno le zone in cui sono state già effettuate le ricerche per fare una ricognizione mirata.