Savona. Istanza di dissequestro dei due gruppi a carbone della centrale di Vado Ligure: è atteso per domani il deposito del pronunciamento del gip Fiorenza Giorgi sulla richiesta avanzata lo scorso 14 maggio dal pool di legali di Tirreno Power, coordinato dall’ex ministro Paola Severino. Salvo sorprese, nella mattinata l’atteso verdetto sarà reso noto e si saprà se il giudice l’ha accolta o l’ha respinta.
Sull’istanza, il 26 giugno scorso, la Procura aveva espresso parere negativo ed aveva trasmesso le sue valutazioni al gip Giorgi che, dopo un’attenta analisi del documento presentato dall’azienda e delle considerazioni dei magistrati, renderà nota la sua decisione. Un verdetto attesissimo da Tirreno Power, ma soprattutto dai lavoratori, visto che il futuro della centrale dipenderà anche da questo pronunciamento.
Nel caso in cui la richiesta fosse respinta per Tirreno Power arriverebbe una sorta di colpo del ko, ma se venisse accolta sarebbe un nuovo punto di partenza ed una piccola vittoria per l’azienda. Non bisogna dimenticare che, allo stato attuale, l’attività della centrale non potrebbe comunque ripartire, anche se venisse dissequestrata, vista la sospensiva dell’Aia firmato dal Ministero dell’Ambiente il 6 giugno. Di fatto, anche senza sigilli, i gruppi VL3 e VL4 dovrebbero quindi restare fermi, ma certamente davanti ad un parere favorevole del gip alla riaccensione della centrale gli scenari potrebbero cambiare rapidamente e la prospettiva sarebbe più rosea rispetto a quella attuale.