Vado. L’onorevole vadese Pd Anna Giacobbe ieri ha preso parte all’incontro, svoltosi a Genova, tra il Comitato Esodati della Liguria e una rappresentanza dei parlamentari liguri.
La “sesta salvaguardia”, approvata la scorsa settimana alla Camera, passa al vaglio del Senato. Tra poche settimane sarà legge dello Stato; altre 32.100 persone rimaste senza lavoro nel 2011, a ridosso dell’entrata in vigore della nuove pesanti regole previdenziali della manovra Fornero, potranno andare in pensione.
“Altre rimangono ancora in attesa – sottolinea la Giacobbe – in situazioni davvero difficili. Da qui a fine anno dovremo discutere su come arrivare ad una soluzione definitiva, non solo per queste persone, ma anche per modificare la legge Fornero e ridurre la pesantezza e l’assenza di qualsiasi flessibilità dei requisiti per andare in pensione”.
“Ma c’è un altro lavoro che ci attende, anche nel nostro territorio, molto concreto: dobbiamo arrivare a due risultati. Il primo: tutti coloro che hanno acquisito il diritto ad andare in pensione, con i diversi provvedimenti di salvaguardia, devono poterlo esercitare davvero, evitando che le persone meno informate e quindi meno difese, abbiamo un grave danno; inoltre è importante che le persone ricevano informazioni precise sulla loro situazione e che le procedure siano semplificate al massimo”, continua l’onorevole Pd.
“Secondo, realizzare un ‘censimento’ realistico di tutti quegli esodati che ancora non sono stati salvaguardati: l’obiettivo è duplice: da un lato provare ad uscire dal circolo vizioso della sovrastima dei dati e quindi delle necessarie coperture finanziarie e di conseguenza della fissazione di “paletti” che escludono parte degli interessati; dall’altro mantenere un rapporto con le persone che non hanno ancora risolto il proprio problema, non lasciarle sole, non spegnere i riflettori sulla loro difficile situazione”.
“Per fare queste cose, è importante, una volta approvata definitivamente la norma per la sesta salvaguardia, che le sedi dell’Inps lavori al meglio, che i patronati e i sindacati siano messi in condizione di operare bene e collaborino anche a quel lavoro di censimento e di contatto con le persone che mi permetto di proporre come compito per tutti noi. Pure i servizi sociali dei comuni possono essere coinvolti, oltre al gruppo di esodati che si è costituito in Comitato anche in Liguria”, prosegue.
“Tutto questo sarà molto utile anche a noi che in Parlamento dovremo affrontare la discussione con il Governo sulle scelte future, sulle modifiche alla legge Fornero e sulle risorse necessarie per farlo: dobbiamo realizzare maggiore giustizia per i lavoratori anziani, ma anche aprire opportunità di ricambio e di nuovo lavoro per i giovani”, conclude Anna Giacobbe.