Liguria. Quasi tutti i Comuni della Liguria sarebbero a rischio Corte dei Conti a causa del mancato raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata previsti dalla legge. Lo fa sapere il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Bagnasco che spiega: “La sentenza 83/2013 della Corte dei Conti ha condannato per danno erariale gli amministratori ed il funzionario responsabile del Settore Ambiente del comune di Recco e al risarcimento di € 182.793 a causa del mancato raggiungimento del limite percentuale minimo di raccolta differenziata. Ma tale situazione, potenzialmente, coinvolge la quasi totalità dei comuni liguri”.
“Anche nel 2013 su 235 comuni liguri solo 11, tutti con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti (Arnasco, Bogliasco, Garlenda, Levanto, Noli, Pietra Ligure, Pieve Ligure, Recco, San Giacomo, Tovo, Vendone, Villanova d’Albenga) hanno raggiunto l’obiettivo fissato per legge del 65% di raccolta differenziata, 14 comuni hanno raggiunto una percentuale di raccolta dei rifiuti urbani compresa tra il 45% e il 65% e nessuno tra i 10 comuni con maggior numero di abitanti raggiunge il 65% – continua Bagnasco – Tra i comuni capoluogo solo Genova e La Spezia hanno superato il 30%, evidenziando in modo inequivocabile il fallimento della politica regionale in materia di rifiuti”.
“Ho presentato un’interrogazione urgente – continua l’esponente di Forza Italia – perché la delibera della Regione dimostra inequivocabilmente come siano ancora pochissimi i Comuni che ad oggi hanno raggiunto le percentuali di raccolta differenziata stabilite dalla normativa di settore; e mi domando se possa essere ritenuta dalla Corte dei Conti Liguria come un’inadempienza e un mancato controllo da parte della stessa Regione, corresponsabile, al pari dei Comuni, di danno erariale in quanto negligente ed inefficiente nella sua funzione di controllo, di sostegno e di supporto per gli Enti del suo territorio e responsabile, altresì, della mancata applicazione di un adeguato ed efficiente regolamento ambientale trascurando anche l’individuazione di siti idonei per il conferimento dei rifiuti differenziati”.
Il consigliere regionale poi aggiunge: “Vorrei inoltre conoscere i motivi per cui Regione Liguria, all’indomani dell’avvio dell’attività di indagine nei confronti del comune di Recco e di altri Comuni liguri, tra i quali Genova, da parte della Corte dei Conti, non abbia in alcun modo affrontato e risolto le difficoltà che determinano il mancato raggiungimento da parte dei Comuni degli obiettivi fissati per legge di percentuale di raccolta differenziata. Inoltre vorrei sapere se e come intenda intervenire per risolvere i problemi legati alle criticità di natura territoriale, tecnica, funzionale ed economica che condizionano in Liguria l’applicazione dei sistemi organizzativi per la raccolta differenziata”.