Ceriale. Il consigliere di minoranza Luigi Giordano, ancora una volta, denuncia la situazione del centro storico di Ceriale e delle attività commerciali, questa volta scagliandosi contro la rimozione forzata delle auto durante i mesi estivi.
“La qualità della vita nel centro storico di Ceriale si sta impoverendo in modo evidente e progressivo – esordisce Giordano -. Viviamo quotidianamente in uno stato di preoccupante degrado turistico culturale e paesaggistico. La gente non può più neppure criticare. Così è stato deciso. A fronte di una situazione così precaria voglio dare il mio piccolo contributo per migliorare, primo: appare quantomeno curioso che si punti il dito con tanta veemenza sulla viabilità e la mancanza delle transenne per l’isola pedonale quando abbiamo le famose colonnine sollevabili, costate un occhio della testa, perché non metterle in funzione? Oppure, per tagliare la testa al toro, non sarebbe meglio per tutti eliminare la zona Ztl con un bel divieto di transito e nel contempo azionare le telecamere acquistate e che per motivi misteriosi non funzionano, così ci togliamo la vergognosa rimozione delle auto dei turisti che vengono a Ceriale?”
“E’ molto più facile – prosegue – avvalersi di una telecamera e di un sistema elettronico di controllo delle targhe, piuttosto che rimuovere le auto. Bisogna metterci la voglia per migliorare veramente la qualità della vita dei turisti e dei cerialesi, attuando la politica del massimo risultato con il minimo sforzo. Sono pienamente convinti che serva una ricetta efficace per innalzare la qualità della vita nel centro ma ritengo fermamente che questa debba prevedere, la volontà di riqualificare il centro storico, prevedendo incentivazioni. e non penalizzazioni, i turisti devono essere visti come un patrimonio da salvaguardare piuttosto che una comunità da penalizzare con provvedimenti privi di ogni logica. Dobbiamo dire loro grazie che rendono ancora vivo il nostro paese senza chiedere niente in cambio”.
“Come si fa, mi chiedo, a portare via le macchine, senza cercare un confronto con i residenti e con le associazioni di categoria dei commercianti? Come si fa a decidere su un argomento così delicato senza chiedere il parere di chi il centro lo vive sempre?”, conclude Giordano.