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Savona, Aschiero “inguaiato” da due foto: una contro il carbone, l’altra pro Tirreno Power

giampiero aschiero braccialetto maglietta carbone

Savona. Due foto, che qualcuno ha ripescato chissà dove nei meandri di Facebook. Viste singolarmente, nessuna delle due ha qualcosa di strano: messe vicine, invece, scatenano la polemica.

Sono le due immagini che ritraggono Giampiero Aschiero, consigliere comunale di Savona appartenente al gruppo Udc-Api, mentre esibisce dei “gadget” inerenti la battaglia per il carbone in corso in questi mesi sotto la Torretta. Nulla di strano nel fatto che un politico decida di aderire a una protesta o manifesti vicinanza ad una “posizione”: a creare sconcerto però è il fatto che si tratta di due accessori appartenenti alle due correnti opposte di pensiero.

E così, nella foto di destra un sorridente Aschiero indossa la maglietta di tutti gli attivisti della Rete Fermiamo il Carbone, con la dicitura “No al Carbone”. In quella di sinistra, invece, sfoggia un braccialetto di gomma: è quello creato dopo il sequestro di Tirreno Power dai lavoratori, con la dicitura “Senza lavoro non c’è futuro”.

Due prese di posizione antitetiche, che ora stanno scatenando il dibattito a Savona, tra chi ironizza (“Trova le differenze”) e chi accusa il consigliere di “ipocrisia e mancanza di rispetto”. Ma Aschiero non ci sta: “Sono due posizioni assolutamente compatibili. No al carbone ma sì all’occupazione: ci sono centinaia di famiglie sul baratro, una soluzione va trovata subito. Dall’altro lato però deve essere compatibile con la salute”.

“Io non voglio la chiusura della centrale, voglio che si torni a produrre energia: ma senza uccidere – chiarisce Aschiero – Nel mio ordine del giorno auspico l’occupazione per i lavoratori di Tirreno Power per mezzo delle energie rinnovabili”.

Un ordine del giorno che, peraltro, ha scatenato non poche polemiche nel consiglio comunale di oggi: il consigliere ha infatti deciso di presentarne uno di propria iniziativa andando ad affiancare quello concordato in precedenza, del quale ha modificato alcune parole. Una scelta alla quale sono seguiti attimi di tensione, stemperati alla fine dal sindaco Federico Berruti con un discorso in cui ha ribadito la necessità di lavorare sui punti in comune tra le varie posizioni in campo anziché sulle differenze, alla ricerca di una soluzione che tuteli l’occupazione salvaguardando però ambiente e salute.