Tovo. Due gruppi di minoranza “Uniti per Tovo” e “Progetto Futuro”, attraverso un documento da loro redatto, intendono esprimere il proprio pensiero in merito al tragico suicidio di Paolo Bolia, il responsabile del settore ragioneria dei comuni di Calice Ligure e Tovo San Giacomo che avrebbe distratto nel tempo piccole somme di denaro da alcuni conti correnti di cui aveva il controllo, creando un buco, nelle casse dei Comuni, oltre i 250.000 euro.
“E’ estremamente difficile confrontarsi, e convivere, con i fatti che si sono manifestati nel nostro paese – esordiscono i gruppi di minoranza. L’estremo gesto compiuto ci impone rispetto e prudenza nel commentare questi fatti. Ciononostante è necessario che ognuno di noi non si sottragga ai propri doveri derivanti dalla carica che ricopre. Fra questi ci sono le risposte alle domande che ci vengono rivolte dai nostri concittadini che giustamente sono desiderosi di conoscere la verità sull’accaduto. Abbiamo condiviso immediatamente, come non farlo, la scelta del sindaco Oddo di convocare un Consiglio comunale a porte chiuse sull’accaduto; siamo rimasti in attesa che ciò avvenisse rispondendo di pazientare a chi chiedeva – o meglio dire esigeva – anche comprensibilmente – notizie dell’accaduto. Abbiamo accettato frasi spiacevoli circa la nostra poca informazione a riguardo perché, ribadiamo, crediamo che il lavoro di verifica debba essere svolto nel massimo riservo per non ostacolare il compito degli organi competenti”.
“Poi però – proseguono – si sono verificati fatti che non ci sono piaciuti, sono circolate voci – troppo chiare, univoche e circostanziate per non pensare che abbiano un minimo di fondamento – che riportavano notizie sulla vicenda. Ora noi siamo disponibili ad accettare le critiche che ci vengono mosse in relazione alla nostra discrezione o ‘disinformazione’ su di un tema che riteniamo, per i suoi risvolti tragici, meritevole di queste attenzioni; non accettiamo però di essere i soli a mantenere questo comportamento: infatti, in maniera eclatante, ci vengono riportate notizie la cui fonte non può che provenire da coloro che svolgono, anche per nostro conto, le indagini su quanto accaduto”.
“C’è in noi la certezza che ometteremmo quanto dovuto mantenendo il silenzio su questi fatti. Comprendiamo e condividiamo i motivi che hanno spinto l’amministrazione Oddo a chiedere il riserbo sulla vicenda ma, alla luce degli ultimi eventi, crediamo che sia arrivato il momento che anche la minoranza ed i cittadini siano messi al corrente di quanto è successo in questi ultimi due anni nel nostro Comune”, concludono i gruppi di minoranza “Uniti per Tovo” e “Progetto futuro”.