Alassio. “Non cambia la sostanza: due gruppi, tre o quattro… ci sono gravi responsabilità della azienda Tirreno Power e della Regione che doveva esercitare il controllo”.
Questo, in sintesi, il pensiero di Marco Melgrati, in risposta alla discussione che hanno generato i suoi interventi sui social network, nei quali ha affermato di essere “a favore della riconversione a metano di almeno due dei quattro gruppi”, dimenticando che i gruppi a carbone, in realtà, sono solamente due.
“Dispiace per i dipendenti della azienda se siamo arrivati a questi punti – dichiara Melgrati -. Nelle discussioni degli anni scorsi si è sempre parlato di possibile riconversione dei gruppi a carbone in gruppi a metano, o del potenziamento di un gruppo a carbone con la contestuale messa a norma”.
“Ammetto di aver sbagliato su Twitter ad indicare il numero dei gruppi, ma il concetto è chiaro – prosegue -; al di là del numero dei gruppi, sono necessarie due cose: la salvaguardia dell’occupazione e la salubrità dell’ambiente. Fare della facile ironia su questi argomenti lascia il tempo che trova. Chiedo scusa per non aver approfondito sul numero dei gruppi, ma ribadisco che questa vicenda appare quantomeno strana”.
“E invece di ricordare le immagini di una mia festa privata, quella dei miei 50 anni, assolutamente innocua e nei termini del buon gusto e comunque all’interno dei canoni della moralità, queste persone guardino il lavoro che in questi anni ho svolto in Regione – conclude Melgrati -, sempre a difesa degli interessi dei cittadini, in ogni settore, con particolare riguardo alla sanità”.