Altre news

Stop al cemento, la battaglia dei “Cittadini Attivi Loanesi”: “Intervenire sul patrimonio edilizio esistente”

Loano veduta

No a nuove costruzioni a Loano, basta cementificazione. Il gruppo i “Cittadini Attivi Loanesi”, che hanno aderito al forum nazionale Salviamo il Paesaggio, criticano l’amministrazione comunale per non aver fornito il cosiddetto “censimento del cemento”, richiesta inoltrata un anno fa a tutti i comuni d’Italia, per conoscere quante sono le abitazioni ed i fabbricati produttivi vuoti, sfitti o non utilizzati e quante aree edificabili (nuove e residue) vi siano nel territorio comunale.

“Il nostro comune non ha fornito alcuna risposta alle richieste del Forum Nazionale, dimostrando scarsa sensibilità all’argomento e nonostante i dati richiesti siano la base su cui lavorare per progettare il futuro assetto territoriale mediante il nuovo Puc, strumento di pianificazione per il quale la nostra amministrazione ha affidato incarico, da tempo, ad uno studio di esperti e che, ad oggi, non se ne conoscono né le linee guida né i contenuti” afferma il gruppo loanese.

Secondo i cittadini Attivi il censimento è un utile strumento per determinare le reali esigenze urbanistiche del territorio e consentirebbe di valutare con cognizione di causa la necessità o meno di consentire nuove edificazioni in un territorio che, negli anni passati, è stato oggetto di massiccio sfruttamento.

I cittadini Attivi esprimono contrarietà alla ventilata ipotesi di concedere permessi per edificare, in variante al nostro Piano Regolatore, oramai scaduto da molti anni, 42 abitazioni in un complesso di circa 8.000 metri cubi di volume, nella zona tra via S.Giuseppe e via Toti che andrebbe a diminuire ulteriormente i già pochi spazi verdi che ci sono ancora a Loano.

“Le scelte amministrative dovrebbero porsi l’obiettivo di favorire il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e non le nuove costruzioni”.

I cittadini Attivi organizzeranno per il 7 giugno in Piazza Rocca, un banchetto informativo al fine di illustrare alla cittadinanza le scelte che l’amministrazione intende compiere in tema urbanistico, fornendo un modello alternativo di sostenibilità ambientale che già in alcune realtà italiane, ad esempio Cassinetta di Lugagnano, prevede il consumo zero di suolo (obiettivo europeo entro il 2050), partendo dal presupposto che Loano e la Liguria hanno “già dato” tra: concessioni edilizie, case agricole, varianti e piani casa.

Infine, proprio allo scopo di rendere partecipi i cittadini delle scelte che potranno essere intraprese, lancerà una petizione chiedendo alla popolazione cosa ne pensa di tale progetto, tramite una sorta di referendum consultivo.