Finale L. Le spiagge animano il dibattito elettorale finalese con il candidato della lista a sostegno di Frascherelli, Nicola Daccò, che ribatte alle affermazioni del vice sindaco Giovanni Ferrari: “Mi accusa di aver fatto delle dichiarazioni ingiuriose, ma sinceramente mi sembra un po’ esagerato, in quanto ho semplicemente riportato uno stato di malessere di alcuni miei colleghi concessionari in relazione all’operazione detta di sorbonatura e certe promesse poi disattese, come spesso è capitato”.
“Promesse che prevedevano un contributo economico in relazione alla sorbonatura della spiaggia dei Bianchi. Secondo la sua opinione, la mancanza sarebbe dovuta al non aver inserito la questione nel bilancio preventivo del Comune, non essendo a conoscenza dell’esito elettorale…Ma da tempo si sapeva di dover andare al voto e di sorbonatura se ne parla già da molto tempo. Smettiamola di considerare i finalesi degli sprovveduti. E’ ora di finirla con le promesse da campagna elettorale e l’assenza e mancanza di concertazione una volta vinto. E’ tempo di dare un’alternativa all’amministrazione cittadina, cosicché da governare in modo concreto e sinergico” aggiunge ancora Daccò.
Delusione e amarezza nelle parole di Daccò: “Molti di noi in passato hanno creduto in questa amministrazione ma ormai il tempo è scaduto e moltissimo è stato disatteso. Vorrei anche rispondere alle sue ultime dichiarazioni che appaiono come un ‘attacco alla mia persona in qualità di concessionario balneare: parla di ripascimenti a me e agli altri colleghi : salvo alcune eccezioni, ma siamo noi a sostenerne i costi dei ripascimenti. Come non ricordare il periodo quando è stata prelevata la sabbia del porto di capo San Donato e spalmata sul nostro arenile e su quello di Varigotti? Grazie a questo il Comune ha evitato una spesa per smaltire tale materiale in appositi siti di stoccaggio”.
“Chiudo facendo riferimento agli interventi alla foce del torrente Sciusa e all’utilizzo della sabbia in eccesso: questa operazione è legittima ed è comprovato dall’ordinanza della Capitaneria di Porto, la quale prevede che la sabbia in più possa essere spalmata nelle concessioni limitrofe; questa operazione, avvenuta circa due anni fa, è servita a noi concessionari per affrontare degnamente il lavoro visto che a tutt’oggi la totale assenza di piani per la salvaguardia degli arenili: in dieci anni forse qualcosa si sarebbe potuto fare” conclude Daccò.
Ma alle parole di Daccò arriva la risposta di Ugo Gambetta, candidato consigliere nella lista Ferrari e gestore di stabilimento balneare a Varigotti, che su richiesta dell’associazione bagni marini finalese è intervenuto per coordinare l’iter burocratico necessario per il buon fine dell’operazione di sorbonatura.
“Nelle prossime ore arriverà a Finale la chiatta che inizierà le operazioni e a margine di questo ho tre considerazioni da fare: la prima, e più importante, si riferisce all’intervento stesso, in quanto si tratta di un’iniziativa promossa dall’associazione e che vede direttamente coinvolti gli stabilimenti balneari che si assumo per intero l’onere della spesa. Lo scopo di consolidare e migliorare l’arenile sarà sicuramente utile in maniera diretta agli stessi stabilimenti ma credo che il miglioramento di immagine che ne otterrà indirettamente la città di Finale non sia da trascurare. In questo modo le nostre imprese dimostrano di voler essere parte attiva nella gestione della risorsa “spiaggia” e ne rivendicano il ruolo di protagonisti”.
“Altro punto, l’iter al quale mi sono interessato è stato complicato da questioni burocratiche che sono state brillantemente superate dall’impegno del dirigente del settore che si è assunto la responsabilità della firma. Sono state sollevate per esempio dalla Capitaneria di Porto delle obbiezioni circa la opportunità di svolgere quest’operazione a stagione balneare iniziata e a ridosso di quella estiva con le possibili problematiche legate all’uso dell’arenile nel periodo”.
Infine, per il mancato finanziamento della quota relativa alla spiaggia dei Bianchi di competenza comunale, se da un lato è comprensibile il disappunto dei balneari dall’altro si può osservare che la correttezza e la trasparenza dell’amministrazione è stata in linea con gli impegni di bilancio che a fine mandato e per una spesa non preventivata non consentono deroghe se non giustificate da altri motivi. Credo che di questo si possa tener conto per un’amministrazione che intende ripresentarsi all’insegna del rinnovamento ma consolidata nella buona gestione dei soldi pubblici” conclude Gambetta.