Economia

Pietra, lavoratori Fruttital a Burlando: “La politica ci ha dimenticato”. Ma Vesco replica: “No, azienda latitante”

Pietra Ligure. C’era anche un gruppo di operai della Fruttital di Albenga all’inaugurazione di questa mattina della passeggiata a levante di Pietra Ligure. Approfittando della presenza di tanti componenti della giunta regionale (oltre al presidente Burlando c’erano Paita, Briano, Rambaudi, Berlangieri, Rossetti e Vesco) si sono presentati armati di striscione per ricordare a tutti la loro situazione.

“Stiamo ancora aspettando la cassa integrazione – hanno raccontato – dei nuovi progetti di riqualificazione non si sa nulla, non ci dice niente nessuno”. Il dito è puntato principalmente contro la politica, “rea” di averli dimenticati: “Adesso poi ci sono le elezioni, quindi sono tutti impegnati a fare tutt’altro… Cerchiamo di metterci in mostra, far vedere che ci siamo ancora: il primo maggio abbiamo manifestato ad Albenga, oggi qua, cercheremo di fare qualcosa anche in futuro. A Burlando chiediamo di sensibilizzarsi un attimo su questa situazione”.

Un appello ribadito pochi minuti dopo anche da Cristiano Ghiglia, di Cgil: “Chiediamo alla politica di dare un segnale forte, iniziando a concretizzare l’accordo politico e facendo partire quantomeno i progetti formativi. Ci serve da parte della Regione un gesto concreto, sia per darci un segnale sulla fattibilità che per concretizzare la ricollocazione dei lavoratori nella piattaforma commerciale. Non possiamo più aspettare”. Riguardo al problema della cassa integrazione, l’auspicio del sindacalista è che “i tecnicismi vengano superati con la volontà di tutti, e che entro il 7 maggio i lavoratori ricevano la prima indennità del secondo anno di cassa”.

A rispondere al gruppo di lavoratori è stato l’assessore regionale Enrico Vesco. “L’attenzione alle loro difficoltà, da parte della Regione, non è mai venuta meno – ha assicurato – ma è difficile dare una risposta alle loro aspettative. Sugli ammortizzatori sociali pagano le lungaggini del ministero: i tempi con cui autorizzano l’erogazione non sono più sopportabili, siamo arrivati a quasi 10 mesi. Per questo noi abbiamo messo in atto un fondo di rotazione, da parte della Filse, che consente l’anticipo fino a 6 mesi: purtroppo loro fino ad oggi non ne hanno potuto beneficiare, perché nella prima fase di istruttoria della pratica avevano scelto il pagamento diretto da parte dell’azienda, che poi forse non è riuscita a onorare e quindi ha cambiato quell’accordo con un pagamento diretto da parte dell’Inps”.

Vesco si è quindi impegnato con i lavoratori a parlare lunedì con l’Inps, per accelerare la procedura rendere possibile anche per l’oro l’accesso al fondo di rotazione. L’assessore ha poi chiesto la riapertura di un tavolo di confronto con comune, provincia e azienda: “Avevamo sottoscritto nei mesi scorsi un accordo, che purtroppo è rimasto lettera morta. I lavoratori hanno ragione a rivendicare che invece ci sia una presa di coscienza da parte di tutti, a cominciare dall’azienda che forse in questi tempi è stata la vera latitante dal punto di vista degli impegni. Oggi non sappiamo cosa abbia in mente e cosa voglia fare”.

“Io credo che sia assolutamente necessario mettere di nuovo mano all’accordo – ha poi concluso – ci siamo resi disponibili a fare questo incontro rapidamente in maniera tale da tranquillizzare i lavoratori”.