Finale L./Villanova. Flaminio Richeri, sindaco di Finale Ligure, riflette sul complicato nodo Piaggio Aero che coinvolge direttamente la sua città. Sullo sfondo, l’intricata questione dello stabilimento di Sestri e le sfide, a questo proposito, che aspettano al varco la prossima amministrazione.
Finale, per Richeri, si deve chiamare fuori: “In qualità di sindaco di Finale, sono in soccorso del mantenimento dei patti e del giusto rapporto che dev’esserci fra proprietà e maestranza. Non ritengo che il Comune di Finale debba fare qualcosa, nello specifico, per Sestri”.
“Parliamo di un’azienda composta da due stabilimenti – prosegue il sindaco di Finale – e vogliamo che ci sia un accordo che garantisca il mantenimento dei posti di lavoro e lo sviluppo dell’azienda stessa. Questo a prescindere da quelle che saranno le decisioni, che dovranno essere condivise dal sindacato per quanto riguarda Sestri”.
Il sindaco finalese ha chiare quelle che sono le priorità: “Siamo molto preoccupati. Tant’è vero che l’amministrazione ha interrotto ogni iniziativa riguardante il progetto urbanistico Piaggio, perché – prima di tutto – vogliamo che ci sia chiarezza sul nuovo piano industriale”.
“Il nuovo piano ci sembra estremamente penalizzante nei confronti della forza lavoro, che viene fortemente ridotta. Pur conscio della congiuntura attuale e delle problematiche ritengo che, una volta che si sarà trovato un accordo sul piano industriale col sindacato – che a questo punto ridurrà il livello occupazionale, si possa riaprire una discussione sull’impianto urbanistico. Chiaramente non sul ‘farlo o non farlo’, penso che sia doveroso andare avanti sulla traccia degli ultimi 12 anni di amministrazione di Finale, ma un discorso a proposito della tipologia, l’entità e le destinazioni dell’impianto urbanistico e di quest’ampia area. E’ necessario che la nuova amministrazione affronti questo nodo” conclude il sindaco di Finale Flaminio Richeri.