Albissola Marina. “Settimana scorsa si è svolto il consiglio comunale di fine legislatura: ma quello che di solito è un consiglio comunale di congedo dell’amministrazione in carica si è trasformato in un salasso per le tasche degli Albissolesi”. La denuncia arriva da ViviAlbissola, il gruppo consiliare di minoranza che alle amministrative di domenica sosterrà Viviana Pedrazzini.
“Non è stato fatto alcun sforzo per allentare la pressione fiscale che ha raggiunto valori veramente troppo alti – continua l’attacco – Infatti sono state approvate le tariffe TASI (legata ai servizi comunali di cui ogni Cittadino usufrusice), TARI (sostituisce la vecchia tassa sulla spazzatura) ed IMU. Tutte queste tasse vengono comprese in una unica, la IUC”
“Il nostro Gruppo ha votato contro le tariffe proposte in quanto le abbiamo considerate troppo gravose e penalizzanti per gli albissolesi – raccontan – Ad aggravare la situazione il fatto che le detrazioni sono legate alle rendite catastali degli immobili che, per quanto riguarda Albissola Marina, sono fra le più alte della provincia”.
Per la TASI gli scaglioni sono i seguenti: detrazione totale per rendita catastale fino € 300,00, detrazione di € 50,00 per rendita catastale fra € 301,00 e € 450,00, nessuna detrazione per rendita catastale superiore a € 451,00. Mentre la detrazione di € 50,00 a figlio (fino ai 26 anni) vale solo per le rendite catastali fino a € 650,00 oltre tale cifra scende a € 30,00.
“Quante abitazioni hanno una rendita inferiore a 300 euro? – chiedono provocatoriamente i consiglieri di ViviAlbissola – Oltretutto né l’assessore alle finanze né tanto meno il vice sindaco Nasuti hanno saputo fornire uno fotografia (almeno a grandi linee) di come sia suddiviso in percentuale patrimonio immobiliare in base alle rendite catastali. E’ nostra convinzione che saranno molto pochi ad usufruire dell’esenzione totale. Con il paradosso che anziani che vivono in case di ampia metratura (e rendita catastale alta) perché prima ci vivevano con i figli si troveranno a pagare cifre elevate benché vivano solo con la pensione. Come se non bastasse l’aliquota IRPEF è stata lasciata invariata al massimo, nonostante il periodo di crisi che stiamo vivendo”.
“L’assenza del sindaco in consiglio comunale ha fatto sì che sia stato il vice sindaco ed attuale candidato sindaco a proporre e far approvare quest’ultimo salasso di tasse per gli albissolesi” concludono da ViviAlbissola, con un’ultima frecciata: “Per la prima volta da 13 anni a questa parte Silvestro non ha votato contrario alle pratiche di cui sopra. L’effetto dell’accordo per cui sarà vice sindaco in caso di vittoria di Nasuti ha già sortito i primi effetti ancor prima della fine della legislatura”.