Finale L. “L’astioso attacco personale che Ugo Frascherelli ha fatto alla mia persona è una pagina di bassa politica. E’ una pratica che il suo gruppo utilizza spesso”, così Simona Simonetti – candidato sindaco della lista “Per Finale” – risponde alle parole di ieri del candidato sindaco Ugo Frascherelli, in merito alla polemica riguardante l’agricoltura.
“Mi hanno accusato di attacchi sterili – prosegue – di credere di aver inventato l’agricoltura, e di essere una minestra riscaldata. Hanno attaccato sui giornali anche i loro stessi candidati dichiarando di aver ‘digerito la candidatura della dottoressa Venerucci’ e di non accettare la candidatura di Clara Brichetto. In altre parole si sono attaccati personalmente anche al loro interno, fra candidati della stessa lista. Impagabili”.
E ancora: “Ugo Frascherelli proietta il modo di agire politico del suo gruppo su ‘PerFinale’ attribuendo a noi uno stile di polemiche personali che non ci appartiene”.
“Questa politica del rancore non ci piace – sottolinea la Simonetti – e non fa parte del nostro modo di agire. ‘PerFinale’ si presenta e si confronta sempre con le idee. Per questo nella campagna elettorale siamo partiti dal programma presentato ai partiti ed alle forze politiche l’11 Febbraio. A differenza degli altri gruppi che prima hanno fatto le trattative sulla lista, o in altre parole sui posti, e poi hanno redatto un programma”.
“Nel merito della questione agricoltura che era il vero argomento del mio intervento desidero ribadire che l’agricoltura di qualità e le produzioni ‘integrate’ sono esempi di sostenibilità della vita. Quello che è stato negli ultimi 50 anni il ‘mondo dei vinti’ dei lavoratori della terra, sarà crediamo il nostro futuro, a condizione che le comunità locali ne capiscano l’importanza. Per questo da anni siamo impegnati con atti concreti come valorizzare i prodotti locali alla nostra eco-sagra”, riflette.
“In agricoltura si ricicla – continua – si riusa, si risparmia, si rispetta l’ambiente, si mantiene in sicurezza il territorio, si crea occupazione e si fa economia: l’agricoltura è già all’avanguardia. Per questo occuparsi di rifiuti e recupero dei materiali non è in contraddizione con l’ agricoltura, al contrario nella vita contadina i rifiuti non esistevano perchè i materiali venivano sempre recuperati. E’ la moderna società dell’ usa e getta che ha creato prodotti con costi di acquisto sempre più bassi ma con costi occulti che poi ricadono sulla collettività. Costi che vanno dallo smaltimento in discarica al degrado ambientale”.
“Occuparsi di rifiuti e di recupero dei materiali è quindi il primo passo per mettere in pratica la saggezza dei contadini. Vogliamo recuperare il ruolo dei contadini , portarlo al di fuori del “mercato” come centro dell’operare umano”, conclude Simona Simonetti.