Savona. La campagna elettorale è agli sgoccioli, e si avvicina il momento decisivo del voto, con i candidati impegnati a sparare le ultime cartucce. E così il savonese Paolo Marson, candidato alle Europee per la lista di “Fare per fermare il declino”, dopo un lungo tour de force che l’ha portato a girare tutto il collegio del Nord-Ovest, ha deciso di chiudere la campagna a Savona, tra amici, per raccogliere le forze in vista del rush finale.
“E’ stata una campagna elettorale faticosa – racconta Marson – sebbene decisamente appagante, perché si trtta di un collegio molto ampio. Ho avuto la possibilità di vedere realtà diverse: sono passato tra imprese di settore, realtà sociali e città molto differenti. E’ stata un’esperienza molto faticosa ma bella”.
La vera sfida, per Marson, non sarà tanto personale quanto partitica, con la fatidica soglia di sbarramento del 4% che “Fare per fermare il declino” dovrà superare se i suoi esponenti vogliono ambire ad un posto nel parlamento europeo. “Ma il nostro progetto non è quello di occupare le poltrone – smentisce l’avvocato savonese – è quello di costruire un partito liberale e democratico, che si radichi in Europa ma soprattutto in Italia. Il passaggio era proprio quello di mettere a sistema tante forze per poter dopo costruire questo partito: quindi l’esperienza sarà comunque favorevole”.
“Noi supereremo comunque la soglia del 4% – afferma convinto – però l’obiettivo va molto più in là, sono le prossime politiche, che temo siano vicine alla luce di quello che accadrà. Vogliamo cambiare veramente il nostro paese, che ne ha bisogno”. Nell’esprimere le proprie convinzioni Marson è categorico: “Questo paese è amministrato da due gruppi di briganti, di destra e di sinistra – attacca – bisogna mandarli a casa, perché è ora di finirla, e soprattutto perché se vogliamo continuare a lavorare nel nostro paese, in Italia, dobbiamo imparare a vivere come in Europa”.
Tutti a casa dunque, un po’ come lo slogan caro a Beppe Grillo: “Ma a differenza di lui noi sappiamo dove andare e quali sono le soluzioni – conclude Marson – lui si limita ad essere contro qualcosa, il che è facile”.