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Elezioni Andora, Ciccione: “Con me solo gente onesta e pulita, se fallisco pronto ad andarmene dopo un anno”

Andora. “Sono tante le liste che vogliono vincere le elezioni. Io non voglio vincere le elezioni: voglio fare il bene di Andora”. Si presenta così Gianfranco Ciccione, uno dei 5 candidati che nella cittadina rivierasca si sfideranno per la poltrona occupata fino ad oggi da Franco Floris.

Quella di Ciccione, presidente dell’associazione Lega Utenti Liguria, è quasi una “discesa in campo”: “Ormai 10 anni che cerco di prodigarmi in tutti modi per i cittadini, specie per quelli che hanno difficoltà economiche o situazioni difficili in ambito lavorativo. In tanti mi hanno chiesto di aiutarli, in tutte le maniere”. E così nasce l’idea della candidatura, ma anche il logo della lista: “Salvagente per Andora”.

Ciccione guiderà un gruppo “operaio”: “La mia squadra è composta di persone che lavorano dal mattino alla sera, non ci sono professionisti che hanno doppie attività o entrate consistenti per consulenze. E’ gente che sa cosa significa arrivare alla fine del mese con difficoltà. Ho voluto cercare solo persone oneste e pulite, perché io, da persona onesta e pulita, vorrei combattere con persone oneste e pulite per gente onesta e pulita”.

Il bilancio della Andora degli ultimi 10 anni, secondo Ciccione, ha luci ed ombre. “Vedendola con gli occhi di mio padre direi che molto è stato fatto, alcune cose bene e altre molto male. Si è molto costruito, ma il problema non è il ‘molto’ quanto il ‘come’ e il ‘dove’: ne abbiamo avuto la dimostrazione con il deragliamento dell’intercity 660, che ci ha pubblicizzato in negativo in tutta Italia. Io mi auguro e spero che il procuratore Granero, persona che io stimo personalmente, ponga fine a questa indagine e che i responsabili di tutto questo possano pagare”.

“Salvagente per Andora”, spiega Ciccione, più che una lista è un movimento civico, non legato ad alcun partito. “Siamo gente libera di pensare e dire quello che vuole, nel modo più corretto e giusto, solo per la gente – spiega – Io metto in campo innanzitutto la mia volontà, la mia determinazione e il mio coraggio, perché occorre chiedere un voto consapevole e coraggioso, per un reale cambiamento”.

Uno dei punti fondamentali del programma di Ciccione è la tutela del lavoro. “Ritengo sia indispensabile aiutare a mantenere i posti esistenti, e se possibile crearne di nuovi, anche se sarà complicato. Daremo a chi vorrà assumere personale residente sul posto, ad Andora o in vallata, delle riduzioni fiscali, così come, per chi vorrà costruire, abbasseremo gli oneri che sono allucinanti. Le imprese sono molto in difficoltà, e credo che il comune debba pensare anche a quelle”. Secondo Ciccione non si può pensare di non costruire, anche se in modo controllato e ragionato: “Occorre un registro delle cubature, occorrono in generale più serietà e semplicità”.

Il programma completo è composto da 16 punti: “Più che un programma è un impegno – conclude Ciccione – Io intendo impegnarmi per questo, e se non lo farò nel primo anno, perché bisogna essere drastici nelle decisioni, credo che sarò io stesso a dire ‘tolgo il disturbo’ e ad andarmene”.