Albissola Marina. “A distanza di 20 anni mi ripropongo per vedere se riesco in qualche modo a voltare pagina: io credo che le condizioni in cui Albissola si trova oggi le vediamo tutti”. E’ un attacco diretto alle amministrazioni Parodi e Vicenzi quello che arriva da Lino Ferrari, candidato sindaco a Marina.
Il nome della lista già svela lo spirito: “Ancora Insieme”. Perché lui, Ferrari, sindaco dal 1995 al 1999, non ci sta a lasciare “a metà” quanto iniziato, e vuole tornare in sella per riprendere quanto interrotto. “Io sono già stato sindaco di Albissola Marina, 20 anni fa, ed avevo impostato anche molte cose per Albissola, che poi sono naufragate”.
La colpa, appunto, è della giunta Parodi: “L’amministrazione di centrodestra che è succeduta ha snaturato completamente il piano regolatore. Noi avevamo cercato di predisporre un Puc che rispondesse alle reali esigenze del paese, compatibile col territorio e che desse sviluppo economico alla cittadina. Questo è il primo rimpianto, perché è stato completamente snaturato dall’amministrazione Parodi, e se ne vedono le conseguenze”.
Ma le picconate arrivano anche per l’altro schieramento, in cui oggi si candida il vicesindaco uscente Gianluca Nasuti. “Ora non so se è andato a Lourdes, si è immerso nell’acqua miracolata e si è purificato… – ironizza Ferrari – Ha responsabilità ben precise sull’andamento degli ultimi 5 anni. Aveva una delega importantissima, quella all’urbanistica, e il risultato che abbiamo avuto è la costruzione di 200 box adiacenti al centro del paese che impediranno una possibilità di sviluppo e di percorso urbanistico molto più idoneo alle necessità di Albissola. Oggi non può dire ‘le colpe sono tutte del sindaco’: Vicenzi avrà le sue colpe, ma Nasuti le ha condivise”.
Attacchi che non sono legati al colore, ma agli uomini: “Io non do tanto colpa al centrodestra o al centrosinistra, ma agli amministratori del momento, perché se sono albissolesi e credono nel ‘progetto paese’, devono rispettarlo indipendentemente dalla loro collocazione politica”.
Un progetto iniziato e mai finito, per colpa di quel pugno di voti (una ventina) che ne sancirono all’epoca la sconfitta. Un progetto, secondo Ferrari, in seguito stravolto prima dal centrodestra poi dal centrosinistra: di qui la decisione di tentare un nuovo mandato, per voltare pagina e ridare la direzione. Per farlo, spiega, ha allestito una lista con un mix di gioventù ed esperienza, con un obiettivo chiaro: “Trasferire le nostre esperienze a questi giovani, che saranno poi i dirigenti di domani”.
Tre i punti chiave del programma elettorale: sicurezza, piano regolatore e turismo. “Noi dobbiamo mettere per prima cosa il paese in sicurezza, sia per quanto riguarda la microcriminalità che dal punto di vista ambientale – spiega – Abbiamo il retroterra immediatamente alle nostre spalle in condizioni disastrose, bisognerà mettervi mano. Poi vogliamo anche verificare gli obiettivi raggiunti dal piano regolatore: abbiamo deciso di stoppare tutto quello che è possibile fermare per fare, in tempi brevissimi, una verifica di tutto ciò che è stato fatto, ciò che è in itinere e ciò che si potrà fare. Riteniamo che Albissola abbia una vocazione turistica, e quindi lavoreremo per valorizzare questo settore, che dal punti di vista economico sarà l’unico in grado di garantire risorse”.