Albisola Superiore. E’ stata presentata ieri sera, nel Palazzetto di via alla Massa, la lista “La Mia Città con Orsi Sindaco”. Il sindaco uscente, di fronte a un palazzetto gremito, ha parlato di programmi e tracciato un bilancio dei 5 anni trascorsi.
“Noi abbiamo uno slogan che dice ‘Ci occupiamo del quotidiano e del futuro’ – le sue parole – Il quotidiano sono la manutenzione, l’arredo urbano, le asfaltature, i giardini: le abbiamo decisamente migliorate. Il futuro è stato impostato: abbiamo dei progetti avviati, alcuni in esecuzione, molti anche con la copertura finanziaria, che desideriamo portare a compimento. Anche per questo la nostra squadra si ripresenta al giudizio degli elettori per un altro mandato”.
Ieri sera erano presenti anche i candidati, tra “vecchi” assessori e new entries. “La lista questa volta è fatta con molta attenzione – esordisce il sindaco – di persone scelte sul territorio. Ci tenevo ad avere degli albisolesi che tutte le mattine alzano la saracinesca ad Albisola, che qui hanno il loro centro d’attività, qui danno lavoro e hanno anche il loro interesse personale alla crescita della città. Vogliamo consiglieri comunali partecipi dei problemi di tutti i giorni. La scelta della lista è stata fatta senza criteri di carattere politico, come credo debba essere oggi: un gruppo di persone diverse per competenza, che rappresentano tutto il territorio e hanno sensibilità politiche diverse, radunate intorno ad un progetto che condividiamo”.
“Quella del futuro, se i cittadini mi confermeranno, sarà un’Albisola che proseguirà sulla strada che abbiamo avviato – promette Orsi – partita da una riqualificazione soprattutto delle aree periferiche. Il lavoro intorno alla zona del comune, i progressi su Ellera, o gli stessi interventi su Luceto, sono anche nella logica di rafforzare la risorsa principale di Albisola che è il turismo del mare, che però ha bisogno di avere un immediato entroterra di qualità, di cultura e di paesaggio”.
Nella prossima legislatura sarà finito il progetto del nuovo comune: “La gara è in corso, non è andata deserta e quindi è in affidamento; i fondi ricevuti dalla regione, 4 milioni di euro, oltre al comune ci daranno modo di recuperare la piazza della stazione e l’arredo delle due principali creuze cittadine”.
Quindi un’Albisola che guarda al suo passato valorizzando i suoi beni paesaggistici e il suo ambiente, spiega, e però dinamica nel futuro: “Andremo avanti con la raccolta differenziata, l’obiettivo è superare il 70%. Ora che aprirà il biodigestore a Cairo Montenotte faremo anche la raccolta dell’umido. Poi un po’ di innovazione, con il hi-fi e l’uso del web per la promozione del territorio: cose che sono già una realtà dell’Albisola di oggi, ma che accompagneranno l’evoluzione del nostro mondo nell’Albisola del futuro”.
Nelle tante cose fatte, ammette, ci sono state anche delusioni e sconfitte. “La più grossa è quella della Fac – ricorda – Posso dire che ho fatto il possibile perché la più importante azienda albisolese non chiudesse, facendo anche quello che di solito i sindaci non fanno, cioè cercando di costruire una cordata di imprenditori. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta”.
Altro nodo complesso è la vicenda Gavarry. “Abbiamo ereditato un accordo di programma che aveva molti volumi, l’area non regge tutti i volumi che erano previsti… La possibilità di riqualificare quella zona comunque con un intervento accettabile è alla portata della nostra amministrazione. Inoltre so che ci sono problemi che mettono in discussione la continuità del lavoro, speriamo anche per questo di accelerare la riqualificazione del sito Gavarry per dare liquidità ad un’azienda che sta sul mercato ma che ha problemi finanziari”.