Savona. Una voragine profondissima e larga diversi metri circondata dalle transenne. E’ quello che resta in via Mignone il giorno dopo la tragedia che è costata la vita all’ottantenne Aldo Augeri, ex dirigente dell’autostrada Torino-Savona, morto nel crollo della soletta del terrazzo al piano strada sul quale si trovava. L’anziano è precipitato dopo un volo di quasi quattro metri nel letto del rio San Lorenzo che scorreva proprio sotto l’ingresso del palazzo all’altezza dell’angolo con via Gozo. Una caduta che purtroppo non ha dato scampo al pensionato rimasto seppellito anche dalle macerie del terrazzo che si è sgretolato sotto i suoi piedi.
Nel crollo è andato distrutto anche l’ingresso della palazzina tanto che, per consentire ai condomini di entrare ed uscire, è stata allestita una passerella provvisoria sorretta da un ponteggio. Una soluzione che è stata adottata in via cautelativa anche per l’ingresso del civico vicino, il numero 13, che di fatto è “gemello” di quello a fianco. Anche il balcone vicino a quello crollato è stato dichiarato inagibile.
Intorno al cratere questa mattina regna un silenzio surreale che viene rotto solo dal passaggio di auto e qualche mezzo pesante. Nessuno dei residenti della zona può fare a meno di fermarsi ad osservare quel buco che ieri ha risucchiato il signor Augeri. “Poverino, che tragedia” commenta un vicino di casa. La voglia di parlare è poca, ma una signora che abita in una palazzina vicina e ieri è stata tra le prime a rispondere alle richieste di aiuto del pensionato racconta: “Ho sentito il colpo, poi le grida di aiuto e sono corsa qui. Sulle prime sembrava che potesse cavarsela e invece..che tragedia. Chi ha costruito in questa maniera forse lo ha fatto senza pensare troppo”.
Una tesi che sembra essere condivisa anche da altri passanti che si fermano ad osservare buco e macerie: “Era una soletta troppo sottile costruita sul vuoto. Non poteva reggere. Guardi poi i tubi di ferro nel cemento come sono sottili: sono spessi quanto un mignolo”. Secondo un vicino il signor Augeri si era accorto della presenza di alcune crepe nel muretto del balcone e ieri si trovava sul terrazzo proprio per controllarle: “Era lì fuori perché stava guardando le crepe, si era accorto che qualcosa non andava ed è finita così”.
Una tragedia che tutti definiscono assurda e che secondo una vicina doveva essere evitata: “Non è possibile che debba sempre scapparci il morto perché ci si accorga che le cose non funzionano. E’ terribile che il crollo sia avvenuto proprio mentre il signor Aldo era lì, mi chiedo perché non sia successo mentre non c’era nessuno. Spero che tutto questo serva a fare in modo che cose del genere non accadano più”.
Adesso toccherà alla magistratura (sull’incidente è stata aperta un’inchiesta) trovare tutte le risposte su quanto accaduto. Gli accertamenti della Procura e dei tecnici del Comune dovranno chiarire se il crollo poteva essere evitato e quali siano state le cause di questo cedimento improvviso che è costato la vita ad una persona. Proprio per effettuare i primi accertamenti questa mattina due tecnici del Comune hanno fatto un sopralluogo intorno al cratere di via Mignone.