Pietra L. Un appello alla Regione Liguria e ai comuni della Val Maremola contro la chiusura della filiale Intesa-San Paolo di Corso italia a Pietra Ligure. Lo ha lanciato il sindaco uscente e candidato per un secondo mandato amministrativo a Giustenice, Ivano Rozzi, il primo a lanciare l’allarme sulle conseguenze negative provocate dalla possibile chiusura di un presidio economico e finanziario considerato fondamentale per il comprensorio.
“E’ un bel guaio e c’è forte preoccupazione, in quanto l’economia locale vedrà la perdita di un punto di riferimento per molti operatori commerciali e turistici. Rischiamo di perdere una parte importante del tessuto produttivo che non avrà un supporto bancario per tutta la programmazione e pianificazione finanziaria necessaria allo sviluppo e al consolidamento delle attività economiche” spiega Rozzi.
“Ricordo che Pietra Ligure, così come altri comuni limitrofi, per 4-5 mesi all’anno ha una popolazione di gran lunga superiore ai soli residenti e la mancanza di una filiale bancaria come Intesa-San Paolo sarà senz’altro un grosso disagio”.
“Dobbiamo contrastare questa chiusura e ho informato direttamente la Regione del problema. Mi auguro che le istituzioni possano intervenire e dai comuni della Val Maremola mi aspetto una presa di posizione forte, come avvenuto per altre battaglie in passato a tutela degli interessi di un intero comprensorio: sono convinto che succederà anche in questa occasione per difendere un presidio finanziario di questa rilevanza” conclude il sindaco di Giustenice.