Economia

Ceriale, commercianti vs eventi: dopo le polemiche sul “Padellone” ora anche “Ortoblu” sotto attacco

Ceriale Ortoblu

Ceriale. In questi giorni è in corso la tre giorni di mercatini, allestimento fiorito, degustazioni e prodotti tipici “Ortoblu”, a Ceriale. La manifestazione è il secondo grande evento enograstronomico, nel 2014, nella cittadina cerialese, dopo “Il padellone dei tesori dell’orto”, tenutosi gli ultimi giorni di aprile.

La cittadina, attraverso la viva voce dei suoi commercianti, aveva assunto – in occasione del “Padellone” – un atteggiamento critico, percependolo come “concorrenza” e non come un’occasione di rilancio dell’intero comparto commerciale della città. Il presidente della Pro Loco, in coda alle polemica, arrivò a dire: “Devo constatare, purtroppo, e con un certo rammarico, che sono ormai numerose le dichiarazioni secondo cui il Padellone viene in questo periodo percepito come concorrente, anziché come richiamo per gli esercizi commerciali della nostra cittadina. Non organizzeremo più niente a Ceriale”.

Come detto, un altro grande evento – “Ortoblu” -, si sta svolgendo in questi giorni, ma le polemiche riguardo alle iniziative che animano Ceriale non sembrano placarsi. Questa volta, a puntare il dito verso la manifestazione è Luigi Giordano, consigliere comunale di Ceriale: “Come ogni anno ci si aggrappa alla finestra di ‘Ortoblu’ per far conoscere i prodotti locali, e come ogni anno si apre la sala del consiglio comunale per sviolinare e compiacersi con i vari rappresentanti di categorie e politici”.

Le attività commerciali, in questo periodo di crisi, non godono di ottima salute. Occorre capire se questi eventi possano essere considerati un “traino” per la ripresa, oppure una distrazione rispetto ai negozi del territorio, che lottano ogni giorno.

“Quest’anno abbiamo avuto anche la sorpresa dell’orto blu dedicato ai bambini, e così hanno invitato anche il presidente dell’asilo e varie maestre per ritirare i premi in assegni – riflette Giordano. Tutto coincide con un sempre più deludente ‘Ortoblu’ 2014, in cui il ‘leader degli orti’ ha svolto l’annuale discorso di ‘come siamo bravi a rappresentare i contadini e i prodotti a km 0′. Poi si è puntato tutto sulla lotta alla disuguaglianza infantile. Perché, se non lo sapete, quest’anno hanno anche invitato un rappresentante dell’Unicef a raccogliere soldi, perché ci sono bambini nel mondo che soffrono la fame (ci voleva lui a dirlo), mentre i bambini italiani sono in salute e non hanno bisogno di niente”.

“Una retorica che ha trainato un po’ di soldi per la ripresa della salute di questi bambini che hanno il morbillo e soffrono la fame, giusta morale finalizzata alla crescita del Pil dell’Unicef per pagarsi le spese di rappresentanza. Intanto crescono le strette di mano e le pacche sulle spalle e nessuno parla della sempre più grave condizione dei poveri e dei commercianti che si attaccano ad un ‘Padellone’ perché non ne possono più tutto il disagio, e della crisi costante che in questi anni ha fatto chiudere un sacco di negozi: ma tutto va bene, basta baciarsi e stringersi le mani”, conclude Giordano.