Cronaca

Calice, la reazione di Enrico Richeri che rivela: “Manifesti attaccati da lista Paonessa, offesi i miei elettori”

calice fun

Calice L. “Dopo la vittoria di Paonessa alcuni suoi candidati e simpatizzanti hanno attaccato i manifesti, sono stati visti da più persone, pertanto non ne sanno nulla quelli della lista Fontana, personalmente mi sento superiore e non me ne frega nulla, mi spiace solo che abbiano offeso i miei elettori e coloro che erano in lista con il sottoscritto, spaventato i miei figli che vivono fuori ed i miei quattro nipoti, tutti minorenni”, così Enrico Richeri, il protagonista dei manifesti funebri affissi per le vie di Calice e candidato sindaco sconfitto alle ultime amministrative, entra nel merito della vicenda e fa importanti rivelazioni.

“L’amministrazione attuale – prosegue amareggiato Richeri – non si è preoccupata di farli rimuovere e scrivere due righe di scuse, io dico solo che sopra la mia villa passa la strada provinciale, ne hanno messo uno anche lì, questa mattina si stava per staccare e ho provveduto subito a riattaccarlo con ottimo collante”.

“Non abbiamo vinto, ma tantomeno perso, non abbiamo neppure fatto il porta porta con stupide promesse raccontando che nel Comune di Calice non sono spariti soldi, che sono ‘balle dei giornali’. Abbiamo
presentato un programma realizzabile ricco di innovazioni, lavori con contributi regionali, Comunità Europea e tramite privati, loro hanno guardato di più alle frivolezze ed alle balle che non hanno neppure scritto ma solo detto a voce”, continua.

“Vorrei ringraziare ancora i calicesi – prosegue Richeri – che hanno dato fiducia a colui che a Calice ha fatto tanto dal 1995 in poi. Dopo il 2005 a Calice non è stato fatto più nulla: zero lavoro, tasse alle stelle, nemmeno la carta igienica nelle scuole, per non parlare di tutto il resto. Presi un Comune con 350 milioni di debiti, ho ottenuto 9 milioni di euro di contributi dalla Comunità Europea e ho lasciato entrate, provenienti dagli impianti eolici, distribuite per 15 anni, pari a 130 mila euro all’anno, che non si sa dove siano finiti”.

“A Calice Ligure ho fatto tanto. Dicano questi signori che hanno amministrato la città in questi anni, dopo i miei mandati, cos’hanno fatto? Promesse, promesse, solo promesse false e non hanno realizzato nulla!”, conclude Enrico Richeri.