Savona. La Rsa Faisa Cisal di Tpl Linea attacca l’azienda evidenziando “alcune problematiche venute alla luce recentemente”. Secondo i sindacati “a seguito della fusione tra A.C.T.S. e S.A.R., la nuova società T.P.L. Linea, divenuta operativa nel 2010, nonostante abbia aumentato il prezzo dei biglietti e nonostante si sia avuto un incremento nell’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico a causa della crisi, incassa dalla bigliettazione all’incirca oltre un milione di euro in meno all’anno rispetto alla gestione precedente, come del resto si evidenzia dall’ultimo bilancio disponibile, quello del 2012”.
Le critiche alla dirigenza da parte della Rsa Faisa Cisal continuano: “Nell’anno 2013 invece, la direzione aziendale si è ‘dimenticata’ di richiedere, nei termini previsti, il rimborso di circa 200.000 euro per l’indennità di malattia anticipata, ed essendo decorso tale termine, sembrerebbe che non sia più possibile recuperarlo. E ancora la nuova società T.P.L. Linea, in un processo di ristrutturazione che ha visto ridurre il servizio erogato all’utenza di circa 500.000 km, peggiorando le condizioni lavorative dei dipendenti e riducendone l’organico aziendale, spreca migliaia di chilometri in fuori servizio che non servono a nessuno”.
“Nel frattempo il nuovo direttore generale ha chiesto il rinnovo del proprio contratto, in scadenza a giugno, per un ulteriore periodo di quattro anni con un costo per l’azienda di oltre 200.000 euro annui lordi. Riepilogando, riducono il servizio alla cittadinanza, pretendono sacrifici dai dipendenti, ma in compenso sprecano denaro pubblico e si attribuiscono privilegi senza renderne conto a nessuno” concludono dalla Faisa Cisal Savona.