Andora. Più di diecimila litri di acqua erogata in meno di un mese. Ha sbaragliato ogni previsione il successo riscosso dalla Casetta dell’acqua di Andora, inaugurata il 5 aprile scorso. Il dato ha superato le previsioni della ditta Biocasa che ha installato il dispositivo e che aveva ipotizzato una richiesta media di diecimila litri di acqua per la stagione invernale e di ventimila per quella estiva.
“Gli andoresi si sono dimostrati ancora una volta molto sensibili al tema del consumo sostenibile dell’acqua – ha detto il sindaco Franco Floris, commentando i dati – L’utilizzo dell’acqua potabile, abitualmente consumata in bottiglia, oltre a determinare un risparmio economico, ha risvolti positivi sull’ambiente. Dal 1997, abbiamo installato i primi dispositivi di depurazione dell’acqua e erogatori nelle scuole, nel campo sportivo di Andora ed ultimamente nel Municipio. Anche in questo caso i dati sono da record. Possiamo stimare di aver erogato in 13 anni qualcosa come 160mila litri di acqua corrispondenti a circa 38 quintali di PET in meno inviati in discarica”.
“Dal 1997, infatti, il Comune ha installato nelle scuole materne, elementari e medie di Andora, nel campo sportivo e successivamente nel Municipio, apparecchiature di erogazione, filtraggio e addolcimento dell’acqua erogata da distributori e fontanelle a disposizione degli studenti, di trattamento per l’acqua destinata alla cottura dei cibi nelle mense, che hanno registrato un notevole successo. Dal 2009, in ogni impianto è stato installato un conta litri per verificare il volume di acqua erogata” aggiunge il sindaco.
“Si stima, infatti, un consumo medio annuo di 12.300 litri d’acqua che, in circa tredici anni, corrisponde a 160.000 litri di acqua erogati, corrispondenti a ben 320.000 bottiglie di plastica da mezzo litro non utilizzate. In questi anni l’installazione degli impianti ed il consumo di acqua a km zero, ha comportato un risparmio di energia e risorse ambientali pari a 13.000 litri di petrolio, 13.600 kg di anidrite carbonica e 64000 litri di acqua di processo corrispondenti a 38 quintali di PET in meno in discarica” conclude Franco Floris.