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Millesimo, l’eredità della giunta Righello: casetta dell’acqua, ponte Gino Zoppi e indirizzi per il Puc

Millesimo. Gli indirizzi urbanistici per la redazione del Puc, il regolamento della commissione paesaggio, la nuova casetta dell’acqua in piazza Pertini, il nuovo Piano intercomunale di Protezione civile e l’intitolazione del ponte ciclo pedonale al compianto Gino Zoppi: questi i punti più salienti dell’ultimo Consiglio comunale di Millesimo.

La giunta uscente di Mauro Righello lascia in eredità alla futura amministrazione comunale una serie di misure intraprese per la redazione di un progetto più flessibile per lo sviluppo urbanistico del paese, basato sulla conservazione del centro storico, sul piano urbano del traffico, della mobilità, dei parcheggi, tutti indirizzi già adottati nel corso dei due mandati appena trascorsi.

Ecco quindi un intreccio di percorsi, basati “sull’importanza di costruire laddove c’è già cemento, per far si che Millesimo si rivitalizzi e si rinnovi nel tempo ma senza deturpare l’ambiente e il paesaggio”, e in questo senso sono state realizzate grandi opere come la valorizzazione dell’ex fornace o dell’area adiacente alla fabbrica di piastrelle, costruendo sul costruito, cioè rigenerando il tessuto urbano senza consumare suolo.

Sulla casetta dell’acqua, già programmata due anni fa, si darà ora la collocazione all’impianto, che avrà sede in piazza Pertini e che si pone all’apice di una serie di iniziative volte alla difesa dell’acqua pubblica intraprese in questi anni. Il costo simbolico di 5 centesimi al litro dipenderà dal necessario processo di depurazione e dall’eventuale aggiunta di anidride carbonica, ma porterà ad una riduzione del consumo di plastica, quindi un’o­pera che ha doppia valenza ambientale.

In approvazione anche il piano intercomunale di protezione civile per i Comuni del Bormida di Millesimo. Infine il ponte ciclo pedonale, per il quale saranno avviate le procedure per la sua intitolazione a Gino Zoppi, recentemente scomparso e che già nel 1985, come sottolinea lo stesso Righello definendolo “sindaco di tutti”, aveva avanzato la proposta di realizzarlo.