Finale L. Venerdì 11 aprile lo stabilimento Piaggio Aero di Finale Ligure, come tutte le categorie professionali della provincia di Savona, aderisce allo sciopero dell’intero turno di lavoro per manifestare la forte richiesta di valorizzare le risorse di questo territorio e, nel caso della Piaggio, per sostenere l’accordo per il trasferimento della fabbrica di Finale Ligure verso il sito di Villanova d’Albenga, con gli impegni che conteneva verso tutti i lavoratori.
I lavoratori della Piaggio di Finale Ligure osservano le tensioni interne allo stabilimento di Sestri Ponente con attenzione e partecipazione e sono convinti, come sostenuto nell’ultima assemblea, che iniziando ad affrontare la vicenda dagli argomenti industriali si troverà il modo di avviare una trattativa seria e finalmente concreta.
“Chiamiamo in causa la proprietà e le istituzioni regionali e nazionali che, in questi mesi di rimbalzi degli incontri tra Genova e Roma, non hanno saputo sciogliere la tensione. Segnaliamo che sono state fatte passare, dallo scorso dicembre, settimane cruciali dal punto di vista industriale che si dovevano armonizzare con i tempi del cantiere di Villanova d’Albenga e con gli investimenti per il trasferimento” dichiara l’Rsu Piaggio Aero.
“Questo momento delicato per la vita aziendale non vuole essere compromesso dai lavoratori che però, in tempo, fanno sapere che non sarà possibile iniziare a smantellare il sito di Finale Ligure prima di aver sciolto i nodi cruciali della strategia aziendale, a partire dal prossimo incontro a Roma.
I lavoratori Piaggio sentono la responsabilità di tramandare le loro conoscenze e sono consapevoli che i cambiamenti sono parte della loro storia, ma anche gli impegni comuni”.
E concludono: “Gli anni che hanno preparato il trasferimento sono stati sicuramente troppi e proprio per questo non si vuole lasciare nulla di intentato per riportare la vicenda su binari di concretezza industriale e rispetto verso il territorio, che ha liberato importanti risorse economiche dirette ed indirette, per questa società, di cui l’accordo di programma con tutti gli impegni tra le parti è la prova. Gli investimenti degli azionisti sono notevoli e, partendo da questa consapevolezza, chiediamo con forza che non si sprechino occasioni di dialogo”.