Varazze. La politica è terribilmente seria. Discorsi, comizi, interpellanze, emendamenti: di sicuro non è un gioco. O almeno, questa è l’immagine che la politica ha sempre dato di sé: ci pensa allora il Movimento 5 Stelle a farci cambiare idea, con il video di presentazione dei propri candidati.
Invece del “classico” video istituzionale, i candidati grillini, sulle note di “Should I stay or should I go” corrono per le vie, puliscono spiagge e circondano un sorridente Gianni Way, candidato sindaco, che commenta con un laconico “Chi me l’ha fatto fare?”. Nelle immagini scorrono Paolo Bassafontana (41, operaio), Giovanni Bruzzone (47, commerciante), Alessandra Ciapponi (46, insegnante), Pietro Camporiondo (36, dirigente d’azienda), Aldo D’Alì (51, macchinista), Marco Pelan D’Alesio (38, ristoratore), Rosalba Faraci (44, consulente), Armida Fazio (61, insegnante in pensione), Giuseppina Fazio (54, casalinga), Marcello Federici (51, ristoratore), Antonio Gustavino (57, sommozzatore), Cristina Guizzardi (46, architetto), Diego Lofrano, Sara Nakchi (29, assistente sociale), Monica Torzini (40, commerciante) e Filippo Usai (25, bagnino).
“Ci siamo divertiti molto a farlo – commentano dal Movimento – Il M5S di Varazze crede che la politica sia qualcosa di bello e gratificante, se fatta con lo spirito giusto. Un servizio dei cittadini per i cittadini. Non è, infatti, quello che è diventata ed a cui ci hanno abituati: un esercizio di potere e un’occasione di arricchimento personale”.
“Questa è la politica come è intesa dagli “altri”, da chi pomposamente vuole far credere che sia una nicchia riservata a pochi competenti, mentre i semplici cittadini si devono limitare a seguirla passivamente, adeguandosi agli ordini che ci impartiscono – denunciano poi dal Movimento – Questi politici di professione, camaleontici nel mascherarsi in finte liste civiche e mischiarsi tra loro, sono il male di oggi”.
“I risultati delle loro presunte “capacità” li tocchiamo purtroppo con mano ogni giorno – continuano – L’unica vera competenza dimostrata è stata quella di perpetuare i loro privilegi, mentre si sono dimostrati totalmente inetti nel soddisfare i bisogni primari delle persone. Casa, lavoro, salute, istruzione etc. sono diventati traguardi raggiungibili per sempre meno fortunati”.
“A causa di questi evidenti egoismi ed incapacità, anche a Varazze vogliamo restituire alla parola politica il suo originale significato. La politica è spontaneità e semplicità. È un impegno civico a tempo, il cui scopo è dare un po’ di sé e non accaparrare molto per sé. Ma è anche fantasia e gioia di stare assieme. Le bramosie di potere le lasciamo volentieri agli altri”, concludono.