Finale L. E’ stata completata e ufficializzata oggi ai Boncardo la lista che sosterrà la candidatura di Ugo Frascherelli alle prossime elezioni comunali a Finale Ligure. Alla fine tutte le componenti sono riuscite a trovare il giusto equilibrio e rappresentanza, con il via alla sfida per la riconquista dell’amministrazione comunale.
Ecco la lista: Fabrizio Lena, 53 anni, geometra, indipendente; Claudio Casanova, 58 anni, commerciante, indipendente; Giada Gerardi, studentessa di 20 anni, anche lei indipendente; Lorenzo Operto, 29 anni, assicuratore, indipendente; Debora Rotelli, 29 anni, libero professionista indipendente; Giorgio Migliorini, 49 anni, agente immobiliare; Nicola Daccò, 50 anni, indipendente, titolare di uno stabilimento balneare; Sara Badano, 38 anni, architetto, indipendente e Marilena Rosa, 57 anni impiegata, anche lei indipendente.
In quota Pd: Francesco Montanaro, 44 anni, assicuratore, attuale segretario cittadino del partito Democratico finalese; Delia Venerucci, 58 anni, medico radiologo e Clara Bricchetto, 60 anni, ostetrica.
Per il gruppo di “Finale Ligure Viva”: Andrea Guzzi, bancario di 29 anni e Sergio Colombo, 54 anni, consigliere comunale uscente. Alla squadra che sosterrà Frascherelli mancano ancora due dei 16 nomi da indicare nella lista: per ora escluso dalla rosa dei nomi Carlo Decia, che era stato indicato dal Pd come il possibile candidato sindaco.
Sulla squadra: “Entusiasmo, motivazione e competenza per ridare a Finale il suo ruolo nel ponente ligure” dice Frascherelli a margine della presentazione della lista. “Ai finalesi chiediamo il loro voto per cambiare e garantire un forte rinnovamento rispetto a questi anni di amministrazione”.
“Speriamo di avere il consenso necessario per riuscire a governare la città per lavorare assieme ad una squadra che saprà garantire il rilancio del paese, a partire dal turismo” aggiunge il candidato sindaco finalese.
Su Piaggio: “L’azienda dovrebbe trasferirsi a Villanova entro l’anno e se l’accordo del 2008 resta tecnicamente valido al momento non è rispettato se non c’è il mantenimento dei livelli occupazionali. Per questo pensiamo alla necessità di una nuova intesa e inserire un cronoprogramma preciso e vincolante: su l’intervento pensiamo non ad un progetto anonimo, ma più coraggioso, con il recupero non solo dell’hangar ma anche dei capannoni e della palazzina, fornendo anche una valorizzazione architettonica delle aree” conclude Frascherelli.