Cronaca

Don Rinaldo, il “Grazie” dell’Azione Cattolica. Il ricordo del neo responsabile Scout Martinengo

don rinaldo

Albenga. “Quest’anno la Pasqua ha avuto un sapore più deciso, colori più intensi…un altro regalo di don Rinaldo, tornato al Padre proprio all’inizio del triduo pasquale. Rinaldo, un prete innamorato di Cristo e della sua Chiesa; un uomo determinato e sorridente nel seguire e servire il Bene”. Questo il saluto dell’Azione Cattolica della Diocesi albenganese per don Rinaldo, il parroco di Andora deceduto a seguito di un malore nel corso delle celebrazioni del Giovedì Santo: ieri i funerali nella sua chiesa del “Cuore Immacolato”.

“Una persona capace di accogliere con le parole e la Parola, capace di far sentire chiunque semplicemente speciale; un amico per quanti hanno avuto il dono di conoscerlo; una guida per tante persone e tante associazioni. Per questi e per tanti altri motivi, anche noi dell’Azione Cattolica, che abbiamo avuto la grazia di averlo come assistente, di cuore, vogliamo dirgli Grazie! Grazie per tutte le avventure condivise, per i gesti d’affetto scambiati, per le preghiere innalzate, per le speranze, le sofferenze, gli impegni e le gioie vissuti insieme, grazie per il tempo e la fatica spesi per consolare, formare, amare! Grazie perché quest’anno, con più forza vogliamo annunciare la Gioia della Vita che non muore in eterno! Arrivederci don Rinaldo!”.

E intanto, durante la XXVI Assemblea Nazionale di Loreto (4 -6 aprile), la Comunità degli Scouts Foulard Blanc ha eletto, come nuovo Incaricato Nazionale, l’albenganese Marco Martinengo, che ha voluto ricordare proprio la figura di don Rinaldo.

Questo settore degli Scouts trova i propri volontari sia all’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) che al Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e solitamente vengono definiti “gli Scouts che vanno a Lourdes” ad accompagnare i malati che poi seguono anche quando tornano a casa propria.

Marco, che già aveva ricoperto la carica di responsabile regionale per la Liguria, ha fatto la sua “ promessa Scout” nel gruppo Albenga 1 della parrocchia del Sacro Cuore: “Non ho mai dimenticato le mie origini scoutistiche, sono cresciuto all’ombra del campanile del Sacro Cuore di Albenga, la mia città; sono molto legato a quel luogo e alle persone che vi ho trovato, da don Zunino, a don Rinaldo, scomparso improvvisamente giovedì scorso, e poi in età più adulta don Gigi. Al Sacro Cuore ho conosciuto anche tanti amici veri ed è grazie a tutti loro se ho conosciuto Lourdes e quindi il mondo della sofferenza. Fra gli Scouts e Lourdes c’è un feeling particolare: il sevizio agli ammalati ed ai giovani, il richiamo all’essenzialità, al deserto, alla fatica e allo sforzo per raggiungere mete significative”.

“Lo scoutismo traduce così l’appello di Maria alla povertà, alla preghiera e alla penitenza in una grande sintonia di valori condivisi comunitariamente. Da più di 150 anni, si stima per difetto, che almeno 300 milioni di persone siano passate da Lourdes e, tra questa immensa folla, gli Scouts”.