Quiliano. Esame non superato: l’amministrazione Ferrando non può che essere bocciata. E’ questo il giudizio dei consiglieri comunali di minoranza della lista civica “Quiliano Partecipa”, Nadia Ottonello, Valtero Parso e Roberto Borgni, che alla vigilia delle elezioni hanno voluto tracciare un bilancio della loro esperienza in consiglio comunale e sull’operato della Giunta.
I tre non risparmiano le critiche nei confronti del sindaco: “Nel nostro percorso amministrativo riteniamo di aver svolto il nostro ruolo in continua sollecitazione costruttiva nei confronti dell’attuale amministrazione Ferrando, ma raramente sono state colte quelle sollecitazioni che venivano offerte. Pertanto il nostro giudizio politico sull’operato di questi anni risulta fortemente critico”.
“L’amministrazione Ferrando ha visto sin dall’inizio del suo mandato diversi cambiamenti nella composizione della sua maggioranza: prima l’uscita di Italia dei Valori dalla Giunta comunale, dopo l’uscita dalla maggioranza di Rifondazione Comunista; infine le rotazioni delle deleghe della giunta: dove qualcuno che prima trattava di bilancio è passato ai servizi sociali , chi era ai lavori pubblici si è trovato all’urbanistica e così via… ma per carità mai nessuna donna in giunta, a dispetto del sentire comune e delle pari opportunità” proseguono dalla lista civica Quiliano Partecipa.
I consiglieri comunali di minoranza analizzano poi nel dettaglio il programma che la Lista Impegno e Progresso di Alberto Ferrando si era proposta di realizzare osservando che si possono rilevare “discrepanze e molte lacune”. A proposito delle risorse finanziarie precisano: “E’ fallito il tentativo di utilizzare come strumento finanziario il project financing e quello di instaurare un rapporto continuativo e paritetico con l’Autorità Portuale”.
Uno dopo l’altro vengono analizzati tutti i punti del programma di Ferrando: “Rapporti con altri Enti: il riconoscimento del prestigio, dell’autonomia e della identità territoriale del comune di Quiliano, che erano state riconosciute negli anni precedenti grazie a costante presenza e impegno nelle istituzioni, si sono appannate pesantemente in questi anni. Politiche femminili: completamente disatteso anche se era di ben poco spessore. Istruzione: mancata realizzazione e cancellazione del previsto nuovo edificio per la scuola dell’infanzia; nessuna riorganizzazione dei plessi scolastici sul territorio ed evidente diminuzione dell’interazione tra le associazioni della Consulta comunale e le scuole. Programmazione del territorio: mancata realizzazione della variante al Piano Urbanistico Comunale, con un percorso già rifatto due volte ed attualmente sottoposto a VAS; variazione delle norme d’uso delle ex aree IP con conseguente nascita sull’intera area di un solo insediamento di tipo logistico – commerciale nel mega capannone Nordiconad, le precedenti previsioni prevedevano un utilizzo dell’area più equilibrato e flessibile con insediamenti più piccoli differenziati nel mondo dell’artigianato e delle medie e piccole attività per diversificare le attività lavorative insediabili evitando pericolose monocolture che in caso di crisi economica desertificano il territorio. Piano Particolareggiato nell’ambito della frazione di Valleggia: continue proposte e rivisitazioni degli strumenti generali ed attuativi che regolano la frazione di Valleggia dove si continua ad aggiungere volumetrie di tipo residenziale una scelta non più sostenibile dal punto di vista del territorio e della qualità della vita dei cittadini oltre a non rispondere alle necessità di rilancio economico”.
Critiche dalla minoranza arrivano anche per quanto riguarda le opere pubbliche: “Nemmeno tutte le opere programmate e previste dalla precedente giunta Isetta sono state portate a compimento. Non è stata ancora realizzata, dopo 5 anni, la variante stradale per il quartiere delle Casette soprastante la Sarpom nonostante la disponibilità dell’azienda stessa al finanziamento dell’opera, cancellata la realizzazione dei parcheggi e l’adeguamento della viabilità nella frazione dei Cerri a Montagna, sospesi gli interventi di riqualificazione della viabilità e delle aree verdi attesi da tempo dalla frazione di Cadibona, nessun progetto di riqualificazione del centro storico di Quiliano. Quasi nessuna opera nuova, inesistente progettazione per il futuro insomma è stata inaugurata una politica di semplice galleggiamento”.
Sul fronte ambiente Ottonello, Borgni e Parso rilevano come il “Progetto Agenda 21” e le relative azioni ambientali siano state “semplicemente abbandonate”, mentre sul ciclo dei rifiuti osservano: “La scelta è stata di non estendere al resto del territorio comunale del progetto relativo alla raccolta differenziata già avviato sperimentalmente nel 2008 in Località Massapè (amministrazione Isetta) con conseguente stagnazione dei quantitativi di rifiuti differenziati. Per quanto riguarda la promozione del Territorio è stato disatteso il progetto ‘Sistema territorio’ particolarmente per quanto riguarda la promozione dell’identità territoriale e dei nostri prodotti tipici locali fuori dai confini comunali. Valorizzazione del patrimonio storico : nessuna azione efficace e reale per rendere il Parco di San Pietro in Carpignano il portale ‘virtuale’ del territorio; nessuna realizzazione di progetti e/o azioni per rivalutare le ‘Rocche del Castello di Pomo’ in pratica l’assenza di un vero progetto complessivo che unisca promozione, identità territoriale valorizzazione ricettiva, culturale, enogastronomica ed ambientale anche attraverso l’istituzione e la valorizzazione di specifici percorsi tematici sul nostro territorio”.