Pietra Ligure. “Lasciate che i bambini vengano a me”, diceva una volta tal Yehoshua ben Yosef. E pare anche che in molti lo stessero a sentire, se è vero che persino duemila anni dopo c’è ancora qualcuno che ripete le sue parole e i suoi gesti. Tranne che a Pietra Ligure, dove testi e azioni sembrano un po’ differenti.
Stiamo ovviamente parlando di Gesù, e della famosa frase citata nel vangelo di Marco al capitolo 10, versetto 14. Un versetto che potrebbe essere sfuggito a chi gestisce l’antica chiesa parrocchiale, così come quello successivo (“Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”). O forse è stato letto ma frainteso: nel regno pietrese di Dio, infatti, i bambini devono rimanere fuori.
Stupore e sconcerto in paese hanno accompagnato l’affissione, sulla porta della vecchia chiesa, di un cartello che recita “Rispetto, zona sacra. Silenzio” corredato da un elenco di divieti: vietate le canotte, le gambe nude, i cani e… i passeggini. La necessità di avere la sacra quiete ha evidentemente avuto la meglio non solo sulle profane scollature e le immonde bestie, ma anche sul legame familiare.
“Attualmente la Chiesa è tornata ad essere utilizzata per usi liturgici e si cerca di riportarla agli antichi splendori”, recita la presentazione della vecchia basilica. Trattandosi di antichi splendori, deve aver pensato l’autore del cartello, le nuove generazioni poco ci azzeccano. Fuori, dunque. E il problema del chiasso, dei gridolini, dei pianti è risolto.
Forse parte del messaggio di quel tizio con i capelli lunghi che amava vagare per le lande predicando unità, fraternità e accoglienza si è perso. Ma quel tal Gesù di Nazareth soleva dire anche un’altra cosa: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Quindi l’autore del cartello può stare tranquillo.