Albenga. “Signora Guarnieri, potrebbe rispondere a due domande?”. Inizia così, come potrebbe iniziare la pacata intervista di un giornalista, la lettera che Tullio Ghiglione, ex consigliere comunale del Pd, ha indirizzato al sindaco uscente, che dopo le note vicissitudini è riuscita a spuntare la riconferma da Forza Italia e Lega Nord e dunque tenterà una corsa al secondo mandato.
Ma la lettera, di pacato, ha ben poco, e la raffica di domande nasconde un attacco diretto e senza freni. “Quando si fece eleggere tre anni fa aveva promesso sicurezza, ordine e pulizia degni di un paese scandinavo e tutti sanno come la città è stata ridotta – scrive Ghiglione – Ora promette di far diventare pubblico l’acquedotto dicendo che dovrebbe essere eletta in quanto è riuscita ad organizzare il Comune. Di quale Comune parla?”.
Le domande si susseguono incalzanti. “Lo sa che per acquisire l’acquedotto il Comune dovrebbe pagare circa 6 milioni di Euro al Privato? – piccona Ghiglione – Lo sa che bisogna pagare il privato perché lo stesso ha realizzato tubazioni che anche lei ha ordinato? Lo sa che grazie a Vazio, Tabbò, Paliotto e Bertolotto la gestione degli acquedotti sarà unica e a direzione pubblica per tutta la provincia e i circa 6 milioni saranno pagati dal Gestore unico?”.
“Mi sa dire dove intende e può prendere i circa 6 milioni di Euro visto che non è stata in grado di comprare neppure i fazzoletti per asciugare le lacrime ai dipendenti di EcoAlbenga – continua ancora – dipendenti che rischiano di perdere il posto di lavoro e prendono a singhiozzo lo stipendio grazie alla scelta brillante, sua e di Lugani, di affidarsi ad una ditta… per cui vorrei evitare di commentare”.
“Se tutti i suoi assessori, di Forza Italia e appartenenti a liste civiche, nei tre anni in cui ha fatto il sindaco, per vergogna di lei, via via se ne sono andati ci sarà pure una ragione? – è l’ultima domanda – Ora basta bugie. E’ finita, ci creda… è finita, è ora di voltare pagina”.