Marina di Alassio, Fabio Lucchini: “Non mi sono mai candidato, il neo presidente rinunci al compenso”

Porto di Alassio - Marina di Alassio

Alassio. “Il sottoscritto non ha partecipato alla selezione per l’incarico di presidente con una candidatura come si può facilmente evincere dai documenti ufficiali disponibili sull’Albo Pretorio comunale”. Così precisa Fabio Lucchini in merito a quanto pubblicato su un quotidiano locale, relativamente alla notizia della nomina del nuovo presidente della Marina di Alassio nella persona del comandante Giancarlo Cerutti.

“Le motivazioni sono duplici – spiega Lucchini -. Sebbene alcuni mesi è stata manifestata la volontà politica di propormi per tale ruolo, non ho accettato sia per motivi di ordine politico non volendo, ripeto, entrare nel libro dei ‘ringraziamenti’ dell’attuale presidente della Provincia di Savona in liquidazione, Angelo Vaccarezza, per il quale provo profonda stima ma assai differenti modalità d’approccio della politica e al modus operandi nella medesima, sia perché non ho mai ritenuto di avere le qualità esperienziali necessarie per ricoprire tale incarico, se non come dissi, affiancato da una persona di grande esperienza nello specifico come era il compianto Sergio Gaibisso e per il simbolico gettone di presenza come percepito dai semplici consiglieri comunali”.

“Riguardo alla mia provocatoria candidatura di circa tre settimane fa – prosegue -, era mia intenzione esprimere il concetto che, specie ora, visti i tempi di crisi profonda in cui versa il paese, sarebbe opportuno voler entrare nella ‘terza repubblica’ iniziando a pensare a ricoprire un incarico di questo tipo nella propria città con spirito di puro servizio, accontentandosi dell’onore e della fiducia riposte per averlo ricevuto, lasciando da parte ogni significativa remunerazione economica che, se si eccettua il sindaco e la giunta comunale, coinvolti a tempo pieno nell’amministrazione della città, potrebbe risultare utile al sostentamento di altri capitoli di spesa della macchina comunale”.

“Così mi auguro che il neo presidente della Marina – sottolinea Lucchini -, giacché in virtù dell’età immagino trovi sostegno in un buon trattamento pensionistico maturato dopo una lunga ed eccellente carriera professionale, possa entrare nell’ordine di idee di rinunciare a tale compenso previsto dall’amministrazione, affinché questa risorsa economica possa essere indirizzata verso in utilizzo del denaro pubblico con carattere di maggiore priorità”.

“Per il consigliere Careglio – dichiara Lucchini -, che mi risulterebbe essere stato già assicuratore della società comunale Sca, gestore dell’acquedotto municipale, credo, essendo anch’egli un valente professionista nel ramo assicurativo, possa pensare di devolvere il suo eventuale compenso in tal guisa, contribuendo anch’egli a rompere una tradizione che ha visto ad Alassio personaggi presidenti di società assumere i propri figli nelle stesse società da loro presiedute, o fare, in qualche caso, ‘carne di porco’ del denaro pubblico, con gestioni quantomeno azzardate”.

“In ultimo – conclude – invito il sindaco Canepa, persona non avulsa dal contesto attuale per una lunga esperienza imprenditoriale matura nella storica azienda di famiglia e non solo, ad entrare definitivamente nell’ottica di svoltare e prendere le distanze da un brutto e eticamente indegno modo di fare politica in uso sino ad oggi, ovvero quello della lottizzazione delle cariche pubbliche così da poter attribuire prebende e lauti compensi a personaggi spesso difficilmente aggettivabili, che delle risorse pubbliche hanno fatto, almeno in passato, il proprio bazar dei sogni”.

Più informazioni