Loano. Nel mese di marzo l’associazione di promozione sociale “Non parto di testa”, per il ciclo “Genitori informati e consapevoli”, propone due incontri presso la biblioteca civica al palazzo Kursaal di Loano alle ore 17.
Sabato 15 marzo il tema sarà “Cellule staminali: basta non buttarle via!”, con il dottor Antonio Caldana, ginecologo dell’ospedale Santa Corona.
Le cellule staminali sono contenute nel sangue del cordone ombelicale. Ecco perché al momento del parto la donna può fare questa donazione o conservarle. L’importante, dice il dottor Caldana, “basta non buttarle via”!
Che cosa sono le cellule staminali? Le cellule staminali sono cellule non differenziate, dotate della singolare capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo e quindi anche di rigenerare tessuti danneggiati da eventi patologici. Le cellule staminali si trovano nell’embrione durante i suoi primi giorni di esistenza, nel sangue cordonale e nel tessuto del cordone ombelicale (gelatina di Wharton), nel liquido amniotico, nella membrana placentare interna, nel midollo osseo, nella polpa dentale e nei tessuti adiposi di un individuo adulto.
Nell’adulto le cellule staminali permettono il rinnovamento fisiologico dei tessuti e la rigenerazione dei tessuti danneggiati. Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche prelevate dal midollo osseo è una realtà clinica ormai consolidata e, da alcuni anni, ad esso si affiancano i trapianti condotti con cellule staminali prelevate dal sangue del cordone ombelicale.
Sabato 29 marzo il secondo appuntamento, con “Bed sharing: bambini nel lettone. Le ricerche e i luoghi comune”. Relatrice sarà la dottoressa Lara Catanese, psicologa psicoterapeuta.
Il dilemma di molti genitori: bimbi nel proprio letto o nel lettone? Il comportamento di accogliere il neonato nel proprio letto è dato dall’istinto naturale dei genitori, il volerlo coccolare e riempire di attenzioni, instaurare quel senso di protezione e sicurezza al piccolo che smette di piangere, agitarsi e si addormenta subito.
Tanti sono i dibattiti divergenti sorti negli ultimi anni su questo gesto affettivo dei genitori nei confronti dei propri figli. Conoscere i risultati di alcuni studi, approfondire e slegare da false credenze questa pratica, può aiutare i genitori ad una scelta guidata non solo dall’amore, ma dalla serenità di non ledere l’autonomia del bambino ne della coppia.