Savona. Luci e ombre nella spinosa vertenza che dal 2012 vede la Fiom impegnata nella discussione con le istituzioni locali per la messa in sicurezza e la manutenzione della rete telefonica del territorio savonese, dopo la chiusura della Ciet impianti a Savona e Albenga.
“I lavoratori ancora in cassa integrazione stanno vivendo mesi drammatici, dal mese di agosto dello scorso anno non percepiscono alcun sostegno reddito, causa ritardi del ministero del lavoro sull’emanazione del decreto che darebbe il via libera alla sede Inps di Savona di erogare le indennità spettanti” dice il segretario provinciale della Fiom Cgil Andrea Pasa.
“Abbiamo chiesto mesi fa l’intervento del prefetto di Savona ma ad oggi nulla si è sbloccato, anzi le notizie che ci arrivano da Roma sono molto preoccupanti, visto che ci sarebbe ancora da attendere 2-3 mesi. Stiamo parlando di persone che nei mesi scorsi hanno eroso ogni tipo di risparmio che avevano e in alcuni casi hanno chiesto prestiti alle banche per poter sopravvivere”.
“Contemporaneamente siamo riusciti come Fiom di Savona a concordare con la Dial (società piemontese) che inizierà a effettuare la manutenzione della rete telefonica savonese in alcune zone della nostra provincia, a partire dalla prossima settimana, alcune ricollocazioni di dipendenti ex Ciet che ancora erano in cassa integrazione” aggiunge Pasa.
“Risultato molto positivo che arriva dopo gli accordi fatti con le altre due aziende che si occupano di manutenzione in provincia, la Alpitel e la Idra, società anche esse piemontesi, che nel corso degli scorsi mesi hanno assunto più di 30 persone provenienti dalla Ciet impianti con contratti di lavoro stabili, salvaguardando occupazione e professionalità” conclude il segretario Fiom.