Albenga. “Un tentativo disperato, dettato dalla superiorità della proposta che Giorgio Cangiano sta concretizzando intorno a se. Un tentativo ingeneroso verso il suo ex partito di cui è stato vice-coordinatore provinciale, del quale non è riuscito, visto le critiche di oggi, a cambiare neppure una virgola; altrettanto facile ed ingenuo il tentativo di non assumersi responsabilità nella gestione Guarnieri, quando con la sua scalata fino alla poltrona di vice sindaco non ha risparmiato i suoi alleati di allora, senza mai fare autocritica sui problemi e le insufficienze amministrative di cui lui stesso è stato artefice”.
Non si è fatta attendere la replica del segretario cittadino del Pd Alessandro Andreis alle parole di Massimiliano Nucera, ex Forza Italia, che ha annunciato la sua candidatura per le prossime elezioni comunali e che ha “invitato” il candidato sindaco del centro sinistra Giorgio Cangiano a lasciare il Pd per unirsi a lui in una coalizione civica.
“Nel presentare la sua candidatura, non smentisce di preferire i toni polemici e gli attacchi politici tipici dello schieramento in cui ha militato durante la sua fallimentare esperienza di governo della città, invece di distinguersi nel favorire un clima sereno e costruttivo” afferma Andreis su Nucera.
“Questo atteggiamento è imbarazzante e più che dimostrare una presa di coscienza in favore della città, uno slancio civico e di puro servizio, dimostra insufficienza politica ed isolamento; se veramente ha visto cose negative durante l’esperienza nel partito in cui militava, avrà modo, se sarà eletto come consigliere di minoranza, di dimostrare la paventata voglia di collaborazione per il bene della città”.
“Tutti noi, compreso il mio partito, saremo felici di trovare esponenti dell’opposizione attenti e critici, ma anche collaborativi sui progetti che vorranno condividere e sostenere. Questo è lo spirito di chi sta #concangiano. Senza polemiche auguriamo a tutti una campagna elettorale sui temi e sulle idee per la città di Albenga” conclude il segretario del Pd ingauno.