Valbormida. Nato per gioco, con la volontà di promuovere la storia, la tradizione e la cultura della Valle, sta per compiere il suo primo anno di vita e annovera già oltre duemila iscritti. Il gruppo “Le Rive della Bormida” è su facebook dal 5 aprile 2013 e in poco tempo ha catturato l’attenzione di tantissimi utenti del social network, che con gioia e passione hanno iniziato a “postare” foto del passato, con commenti, battute e richiami alla storia. Dalle immagini del paesaggio, da cui si evince in che modo siano cambiati i paesi del comprensorio, a quelle degli antenati o dei famigliari, passando per le foto di classe, delle leve, dell’anno di ferma, delle varie manifestazioni…insomma una vetrina nostalgica ma anche da cui prendere spunto per analizzare non soltanto i tempi che cambiano, ma anche quanto ci sia ancora da imparare da scatti ormai datati.
Ecco quindi la decisione di trasformare un gruppo di Facebook in un’associazione culturale onlus, un’idea che è partita da tre valbormidesi che tuttora guidano la volontà delle centinaia di iscritti. Il cairese Alessandro Bechis, il rocchettese nonchè assessore Dario Cagnone e il deghese Marino Facello hanno così formalizzato, con tanto di atto notarile, la nascita di un organo partecipativo, il cui statuto è stato redatto dall’amica del gruppo Sandra Chiarlone, avvocato federale dell’Illinois ma cairese e iscritta alle “Rive della Bormida”, che da Chicago comunica e segue l’evoluzione della “comunità” virtuale.
Come spiegano i “padri fondatori” dell’iniziativa, “è nostra intenzione organizzare, in primis, una mostra fotografica a Palazzo di città nel mese di luglio. Il materiale è davvero tanto e siamo al lavoro per scegliere le immagini che saranno esposte. In quella sede decideremo se, con l’aiuto di altre associazioni, sarà possibile dare vita alla prima ‘cena in piazza della Vittoria’. Duemila iscritti sono tantissimi e se ci incontrassimo tutti quanti dal vivo e non solo su Facebook sarebbe un risultato eccellente”.
Il direttivo dell’associazione non è ancora stato eletto, ma a breve si conosceranno le cariche sociali che questo gruppo, nato forse per scherzo pur prendendo il nome di un libro scritto da un cairese d’eccellenza, ossia Giuseppe Cesare Abba, si darà per continuare a vivere e ad aggregare centinaia di valbormidesi.
