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Cairo sposa riciclo e prodotti alla spina, obiettivo “Rifiuti Zero” entro il 2020

Cairo Montenotte centro

Cairo Montenotte. Anche il Comune di Cairo, sulla scia di Capannori in provincia di Lucca, che fu il primo ente ad aderire, sposa la campagna “Rifiuti Zero”, una vera e propria strategia ambientale che si pone l’obiettivo di arrivare, nel 2020, all’azzeramento dei rifiuti stessi seguendo un percorso a tappe. Il Consiglio comunale idel prossimo 22 marzo sarà chiamato a deliberare in merito.

“Rifiuti Zero (in inglese Zero Waste) – come spiega il sindaco Fulvio Briano – è una strategia di gestione dei rifiuti che si propone di riprogettare la vita ciclica dei rifiuti, considerati non come scarti, ma risorse da riutilizzare come materie prime seconde, contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente processi di incenerimento o discarica, tendendo ad annullare o diminuire sensibilmente la quantità di rifiuti da smaltire. Il processo si basa sul modello di riutilizzo delle risorse presente in natura”.

“Schematicamente è possibile riassumere la strategia Rifiuti Zero in tre punti – continua – eliminare l’incenerimento dei rifiuti e strutturare un sistema di raccolta che aumenti la quantità di materiale differenziabile ed ottimizzi la qualità del materiale da riciclare, diminuendo contestualmente la quantità di rifiuti prodotti; incentivare il riuso del materiale riciclato, la riparazione di oggetti e operare scelte di vita che diminuiscano la percentuale di scarti (es. uso di prodotti alla spina); sostenere la progettazione e la produzione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili”.

Molte sono le iniziative già intraprese, in questi anni, dal Comune cairese. Rientrano nella strategia, ad esempio, le attività del CEA, il centro di educazione ambientale, che ha iniziato nell’ottobre 2009 e che si occupa di coordinare e gestire gli eventi sul territorio, in accordo con l’assessorato all’ambiente del Comune, al fine di favorire processi educativi ed informativi per lo sviluppo sostenibile, lavorando attivamente con le scuole, la cittadinanza e l’amministrazione pubblica; il compostaggio domestico con distribuzione ai privati di compostiere; e ancora, l’installazione del distributore di latte crudo, inaugurato nel settembre 2009, un sistema di produzione e di acquisto che elimina la necessità di utilizzo di imballaggi intermedi tra produttore e consumatore. Stesso discorso per la “Casa dell’acqua”, il primo impianto realizzato in Provincia di Savona che capta l’acqua dell’acquedotto, la depura e la eroga direttamente nei contenitori riutilizzabili degli utenti.

Proprio in quest’ottica era stata avviata dal 2009 una politica di eliminazione totale delle bottiglie di plastica dalle scuole dell’obbligo presenti sul territorio che sono state sostituite completamente con erogatori di acqua depurata e filtrata e l’ulilizzo di caraffe in vetro. Dall’agosto 2012 sono presenti sul territorio cittadino circa 100 raccoglitori specifici per i mozziconi di sigaretta che, altrimenti dispersi, causano la diffusione nell’ambiente di sostanze altamente inquinanti. Dal novembre 2012 si recupera l’olio alimentare esausto grazie al progetto “Ricircoliamo”. Entro il 2016 si pensa di attivare un centro comunale per la riparazione e il riuso dove beni durevoli e imballaggi possano essere reimmessi nei cicli ricorrendo eventualmente anche all’apporto di cooperative e al mondo del volontariato; infine, il “porta a porta” in fase di avvio.